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Deejay morta: Procura Patti, 'Gioele da vivo non ha subito alcuna aggressione di animali' (2)

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(Adnkronos) - "Le consulenze sulla dinamica del sinistro e medico legale hanno escluso che la morte del bambino possa essere riconducibile alle conseguenze del sinistro stradale, sia per l’assenza di lesioni vitali significative al capo, sia a livello di tronco-addome", dice. E aggiu...

(Adnkronos) – "Le consulenze sulla dinamica del sinistro e medico legale hanno escluso che la morte del bambino possa essere riconducibile alle conseguenze del sinistro stradale, sia per l’assenza di lesioni vitali significative al capo, sia a livello di tronco-addome", dice. E aggiunge: "La consulenza medico-legale- entomologica-veterinaria, inoltre, ha consentito di escludere che Gioele possa essere deceduto in conseguenza di patologia traumatiche riportate al cranio; di escludere che Gioele possa essere deceduto in conseguenza di lesività traumatiche ossee (fratture); di escludere che Gioele possa essere deceduto in conseguenza di veleni o di altre sostanze tossiche; di escludere la presenza sui resti di Gioele di lesioni o comunque segni riconducibili all’azione violenta di soggetti terzi; di escludere alcun segno o riscontro tipico delle morti per asfissia da annegamento in acqua stagnante".

"La consulenza geologica-botanica ha permesso di accertare come Viviana abbia raggiunto il bosco di Pizzo Turda, dove poi sono stati rinvenuti i resti di Gioele, con la conseguenza che la donna ha interagito con il bambino anche in questa località specifica, ed in modo esclusivo". "I numerosissimi semi di Erica Arborea, vegetale esclusivamente presente in tale area – bosco di Pizzo Turda – e dunque caratterizzante in modo specifico quel luogo, rinvenuti sulle suole delle scarpe Adidas di Viviana, consentono di ritenere con certezza come costei sia arrivata nello stesso luogo dove poi sono stati ritrovati i resti del bambino".

"I sandaletti di Gioele, rinvenuti nel bosco di Pizzo Turda assieme agli altri resti del bambino, si sono contraddistinti per alcune indubbie peculiarità: essi erano del tutto integri e puliti, senza segni di morsi, sangue o altri liquidi biologici e/o putrefattivi; si presentavano appaiati e quasi perfettamente allineati tra loro, a differenza di tutti gli altri reperti, dispersi in un’ampia area; il sandaletto sinistro presentava le due fascette chiuse su sé stesse, ma poste al di fuori del passante di guida in metallo; il sandaletto destro presentava ambedue le fascette perfettamente chiuse ed attraversanti i passanti in metallo di guida. Le chiusure in velcro, com’è noto, sono molto resistenti alla trazione e quindi un qualsiasi tentativo da parte di animali di asportarli dai piedi avrebbe lasciato i segni dei denti sulla superficie dei sandaletti. Alla luce di tali elementi è indubbio che i sandaletti non siano stati asportati dai piedi del bambino ad opera di animali, bensì ad opera di mani umane, che non potevano che essere che quelle di Viviana, la quale come già detto, è giunta nel bosco di Pizzo Turda".