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Draghi su crisi energetica: “Problema europeo richiede una risposta europea”

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Al termine del Consiglio dei Ministri, il premier Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla crisi energetica e sulla guerra in Ucraina.

Al termine del Consiglio dei ministri, il premier Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla crisi energetica che si sta abbattendo sull’Italia e sull’Europa e sulla guerra in Ucraina.

Draghi: conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conferenza stampa organizzata in seguito alla conclusine del Cdm che si è tenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 18 marzo.

In conferenza stampa, il premier ha affrontato la questione del caro bollette e dell’accoglienza dei rifugiati ucraini, spiegando: “Interveniamo per aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari dell’energia. Rafforziamo il nostro sistema di accoglienza per gestire gli afflussi di rifugiati dall’Ucraina che stanno aumentando giornalmente e ci aspettiamo che aumentino ancora molto nelle prossime settimane. In totale le misure prese ammontano a 4,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai circa 16 che abbiamo speso negli ultimi 6 mesi.”

Nello specifico, soffermandosi sui rincari in campo energetico, Draghi ha precisato: “A differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte di quelli di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico ma dalle aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e redistribuiamo questo denaro alle imprese e alle famiglie“.

Prezzo della benzina ridotto e nuovi aiuti per le famiglie

A proposito del caro carburante, invece, Mario Draghi ha annunciato: “Fino a fine aprile il prezzo alla pompa di benzina sarà ridotto di 25 centesimi al litro.”

E, in relazione agli aiuti da destinare alle famiglie italiane, ha specificato: “Aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti delle bollette e che pagheranno l’energia come l’estate scorsa. Abbiamo portato il tetto ISEE da 8mila a 12mila euro. Permettiamo la rateizzazione delle bollette fino a due anni – e ha aggiunto –. Aumentiamo il credito di imposta sul costo dell’energia e del gas a favore delle aziende energivore e gasivore. Speriamo che esistano queste parole in italiano… Miglioriamo lo strumento del golden power“.

Draghi su crisi energetica: “Problema europeo richiede una risposta europea”

Il presidente del Consiglio, poi, si è soffermato sul modo in cui l’UE affronterà il problema dell’energia: “L’obiettivo minimo del Consiglio Europeo? Difficile dirlo: quello che è necessario è avere una risposta immediata e concreta sul meccanismo di formazione del prezzo europeo dell’elettricità. Nei prossimi giorni convergeremo su una proposta, ma non è detto sia approvata – e ha precisato –. Nel vertice di oggi con i Primi ministri di Spagna, Portogallo e Grecia abbiamo concordato circa l’importanza di prendere una posizione comune a livello europeo per ridurre i prezzi dell’energia. Intendiamo portare questa posizione al Consiglio europeo della prossima settimana. La crisi in Ucraina è una crisi europea, e richiede risposte realmente europee. C’è una cosa che mi ha sorpreso: l’UE spende 2 o 3 volte di quello che spende la Russia per le spese militari. Nessuno ha l’impressione che l’UE abbia forze tali per contrastare la Russia o altri potenziali nemici importanti: c’è un problema di coordinamento. C’è determinazione a portare la spesa militare al 2% del PIL. Come e quando farlo è da definire.”

Profughi guerra in Ucraina, Draghi: “Rafforziamo il sistema nazionale di accoglienza”

Infine, il premier Draghi si è soffermato sul sistema di accoglienza nazionale per i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Su questo tema, ha dichiarato: “Rafforziamo il sistema nazionale di accoglienza, per gestire gli afflussi di rifugiati dall’Ucraina che stanno già aumentando e ci aspettiamo aumentino ancora nelle prossime settimane”.