> > Elezioni regionali in Veneto, ultimi sondaggi: il quadro delle intenzioni di ...

Elezioni regionali in Veneto, ultimi sondaggi: il quadro delle intenzioni di voto

Elezioni Veneto sondaggi

Sanità, sicurezza, trasporti e occupazione: le priorità che influenzano il voto alle Elezioni in Veneto secondo l’ultimo sondaggio Ipsos.

Gli ultimi sondaggi sulle Elezioni in Veneto, elaborati da Ipsos e presentati da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, offrono un quadro aggiornato delle intenzioni di voto nella regione. Le rilevazioni evidenziano le tendenze e le priorità degli elettori, tracciando il contesto politico a pochi giorni dal voto e segnalando i temi più rilevanti per i cittadini veneti.

Elezioni regionali in Veneto, priorità e dinamiche di voto: sanità e continuità al centro

Gli elettori veneti pongono al primo posto le tematiche sanitarie, considerate strategiche in una regione dove la gestione ospedaliera e territoriale è costantemente al centro del dibattito pubblico. Seguono sicurezza e contrasto alla criminalità, trasporti e infrastrutture, e infine lavoro e occupazione.

Sul piano dei partiti, la Lega si conferma primo partito con il 23,6%, seguita a breve distanza da Fratelli d’Italia al 23,2%, mentre Forza Italia raggiunge l’8,5% e Liga Veneta Repubblica il 5,6%. Nel centrosinistra, il Partito Democratico è stimato al 14,8%, con un leggero aumento rispetto alle regionali del 2020, Alleanza Verdi-Sinistra al 3,8% e Movimento 5 Stelle stabile al 2,6%, mentre le altre liste della coalizione raccolgono complessivamente il 5,2%.

L’attuale divario tra i due principali candidati lascia presagire un esito orientato alla continuità, anche se le ultime settimane di campagna e le decisioni degli elettori indecisi potrebbero ancora influenzare il quadro finale.

Elezioni regionali in Veneto, gli ultimi sondaggi politici fanno chiarezza: chi è in testa

La corsa alla presidenza del Veneto mostra già indicazioni chiare, con margini significativi tra i contendenti. Secondo l’ultima rilevazione Ipsos, presentata da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, Alberto Stefani, vicesegretario della Lega e candidato del centrodestra, raccoglierebbe il 62,8% dei voti validi. Il suo principale sfidante, Giovanni Manildo, esponente del centrosinistra, si fermerebbe al 26,9%, lasciando uno scarto superiore ai 36 punti percentuali.

L’ampio divario rispecchia la propensione di una regione abituata a lunghi anni di amministrazione sotto Luca Zaia, la cui gestione continua a godere di un’ampia approvazione: il 72% dei cittadini valuta positivamente l’operato della giunta uscente, quota che arriva al 74% tra gli elettori indecisi.

L’affluenza prevista si attesta intorno al 48%, confermando la difficoltà di coinvolgere l’elettorato nelle consultazioni regionali.