Una lunga detenzione in condizioni degradanti, trattata come una criminale, tra centri sporchi, notti al freddo e spostamenti estenuanti in manette. È il racconto choc di Esther Soto, cittadina spagnola recentemente espulsa dagli Usa, dopo sei mesi passati in custodia in quello che lei descrive come un vero e proprio inferno burocratico e umano.
Dalla denuncia alla detenzione: l’inizio dell’incubo prima di essere espulsa
Il calvario di Esther Soto, cittadina spagnola recentemente rimpatriata dagli Stati Uniti, è iniziato dopo aver denunciato il marito americano per violenza domestica. Il quotidiano El País ha riportato la sua testimonianza, sollevando nuove critiche sul sistema di detenzione migratoria statunitense.
Priva di un permesso di soggiorno, è finita brevemente in custodia in seguito a una chiamata del coniuge alla polizia, prima di essere rilasciata in libertà vigilata. L’epilogo drammatico è avvenuto il 28 gennaio, giorno in cui si era presentata a un appuntamento presso l’ufficio immigrazione per tentare di regolarizzare la propria posizione. Soto riteneva che un certificato che attestava il suo status di potenziale vittima di abusi potesse favorire il processo. Tuttavia, quell’incontro si è trasformato in un arresto immediato e in un successivo trasferimento presso il centro di detenzione per migranti di Krome, a Miami.
Espulsa dagli USA: cittadina racconta torture e l’arresto
Da quel momento, per Soto si è aperta una fase di detenzione protrattasi per oltre sei mesi, caratterizzata da spostamenti continui tra strutture diverse, tra cui il carcere femminile di Orlando. Le condizioni in cui ha vissuto sono state descritte come estremamente dure: ambienti fatiscenti, scarsità di cibo, freddo costante durante la notte e un lungo trasferimento di 30 ore con i polsi ammanettati.
La donna ha riferito di essere stata trattata alla stregua di una criminale, pur essendo in attesa di una decisione sul suo status migratorio. Alla fine, stremata, ha chiesto lei stessa al giudice di essere deportata. Dopo sei anni vissuti negli Stati Uniti, il suo rientro in Spagna è avvenuto il 19 luglio.