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Brasile, madre uccide il figlio e brucia il corpo: "E' gay"

ragazzino ucciso perché gay

Un ragazzino di 17 anni è stata picchiato e ucciso dalla madre perché omosessuale. La donna e il compagno sono stati arrestati.

Dramma in Brasile. Un ragazzino di 17 anni aveva capito di essere omosessuale, cosa che reputava del tutto normale, e aveva deciso di parlarne con la madre. Quest’ultima, però, riteneva la sessualità del figlio un peccato, una macchia da eliminare. Così Tatiana Lozano Pereira, 32enne, ha ammesso di aver ucciso il figlio, Itaberli Lozano, perché omosessuale. Il figlio era a conoscenza dell’insofferenza della madre e i due litigavano spesso. Ultimamente il ragazzo aveva deciso di andare a vivere dalla nonna paterna.

La trappola della madre

Il ragazzino si era trasferito dalla nonna, ma la madre gli avrebbe teso una trappola. Fingendo di volersi riappacificare, lo avrebbe invitato a tornare a casa. Nel frattempo aveva contattato però due pestatori, appena maggiorenni, “per dare una lezione al figlio”. I due si sarebbero nascosti in casa spuntando all’improvviso. Il ragazzino è stato prima pestato a sangue, ma la madre non era soddisfatta e avrebbe chiesto ai due di ucciderlo. Al loro rifiuto, però, la donna avrebbe agito in prima persona, afferrando il coltello per poi scagliarsi contro il figlio. La madre avrebbe poi chiesto aiuto al nuovo marito per nascondere il corpo e darlo alle fiamme.

Il depistaggio

La donna, dopo aver compiuto il delitto, avrebbe presentato denuncia di scomparsa, fingendosi preoccupata nel non vedere rincasare il figlio. La vicenda è però emersa e la donna, così come il marito, è stata arrestata e portata in carcere. Le indagini hanno dimostrato che il ragazzino è stato più volte vittima delle violenza della madre e del patrigno. Lui stesso aveva postato sui propri canali social le foto dei lividi e delle ferite.