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Firenze, commerciante ucciso in casa: fermati due fratelli

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Due fratelli, un dipendente e un ex dipendente della vittima, sono accusati dell'omicidio

La polizia ha fermato due persone in merito all’omicidio di Safaei Chakar Kiomars, il commerciante 72enne di origine iraniana ucciso lo scorso 30 novembre a Firenze. Si tratterebbe di due fratelli, un dipendente e un ex dipendente della vittima.

La triste scoperta

A scoprire il cadavere di Safaei Chakar Kiomars è stato il fratello. L’uomo, non avendo notizie del commerciante da ore, si è recato a casa sua. Qui ha trovato il corpo, riverso a terra, le mani legate e la testa chiusa in un sacchetto di tela.

L’uomo ha raccontato che la porta era aperta e, dalle indagini, non sono emersi segni di effrazione.

Il pm Sandro Cutrignelli ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Poi è stata disposta l’autopsia per accertare le cause della morte, legata a soffocamento o a strangolamento o ad altra causa.

Sembra anche che il 72enne sia stato picchiato prima di essere ucciso.

La Procura ha valutato le immagini delle telecamere della zona, raccolto vari elementi sulla scena del crimine e proceduto a sentire persone legate a Kiomars, come parenti, amici e vicini di casa.

Il ricordo degli altri ambulanti

Kiomars aveva un banco al mercato del Porcellino, vicino a Piazza della Signoria. I giorni scorsi, in segno di lutto, alcuni degli ambulanti del mercato sono rimasti chiusi, esponendo un cartello con scritto: “Il tempo lenirà il dolore ma il suo vivo ricordo ci accompagnerà per sempre. Buon viaggio caro amico.”