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Governo: Scotto, 'no a esecutivo delle 'larghe nomine''

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Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Il virus si chiama Governissimo, il vero caso clinico della democrazia italiana. La Corona se la spartiscono i due Matteo, perché – si sa – le nomine di Eni, Enel, Finmeccanica luccicano come diamanti e illuminano contemporaneamente il Sole delle ...

Roma, 27 feb. (Adnkronos) – "Il virus si chiama Governissimo, il vero caso clinico della democrazia italiana. La Corona se la spartiscono i due Matteo, perché – si sa – le nomine di Eni, Enel, Finmeccanica luccicano come diamanti e illuminano contemporaneamente il Sole delle Alpi e l’Arno d’argento. La partita è questa, il resto sono chiacchiere da malati di retroscenismo". Lo scrive Arturo Scotto sul sito di Articolo 1.

"Far saltare Conte significa spostare l’equilibrio politico in Italia più a destra" e "tutto questo per un puro calcolo di bottega: il governo Conte ormai è una gabbia per il postrottamatore e il centro tanto agognato – sempre più confinante con la destra – non può realizzarsi nel tempo della formula giallorossa. La giocata è ad alto rischio, passa per una crisi parlamentare e le dimissioni di Conte. Una sorta di #enricostaisereno 2.0".

"Eppure questo tentativo, più avanzato di quanto appaia, non si combatte con il rigurgito moralista. Può essere fermato solo se c’è uno scatto delle forze democratiche che – nell’emergenza – faccia prevalere i fondamentali di un disegno di governo che non è solo il bon ton, ma un’idea di società alternativa a chi vuole consegnare l’Italia a un destino di paura e di egoismo sociale. Non un cronoprogramma di buoni propositi, ma una bandiera che indichi una direzione di marcia per l’ipotesi giallorossa che vada oltre la quotidianità: si chiama questione sociale e vale di più di mille manovre parlamentari. Se non prevale questa impostazione, i due Matteo incasseranno il dividendo".