> > Coronavirus: trasferiti primi pazienti ospedale della fiera di Bergamo

Coronavirus: trasferiti primi pazienti ospedale della fiera di Bergamo

default featured image 3 1200x900

Milano, 6 apr. (Adnkronos) - E' operativo da oggi il nuovo presidio ospedaliero, allestito in tempo record alla fiera di Bergamo. I primi quattro pazienti affetti da Covid-19 sono stati trasferiti oggi a partire dalle ore 17 dalle degenze del Papa Giovanni XXIII. Sono un uomo di 81 anni e una d...

Milano, 6 apr. (Adnkronos) – E' operativo da oggi il nuovo presidio ospedaliero, allestito in tempo record alla fiera di Bergamo. I primi quattro pazienti affetti da Covid-19 sono stati trasferiti oggi a partire dalle ore 17 dalle degenze del Papa Giovanni XXIII. Sono un uomo di 81 anni e una donna di 82 anni che vengono dall’Unità di medicina Covid del Papa Giovanni XXIII e due uomini di 54 e 56 anni del reparto Malattie infettive covid dell’ospedale. Si tratta di pazienti che richiedono assistenza di bassa-media intensità con ossigenazione non invasiva. Qui i pazienti sono stati presi in cura dallo staff presente, in particolare dai sanitari russi.

A seguire nei prossimi giorni Emergency inizierà a gestire il modulo da 12 posti letto di terapia intensiva. Lo staff è composto da 10 medici, 14 infermieri, 4 fisioterapisti, 4 oss, un tecnico di laboratorio, un tecnico di radiologia. 34 operatori in tutto in questa fase iniziale, alcuni dei quali hanno lavorato in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola. "Siamo molto orgogliosi di aver contribuito alla progettazione e all’organizzazione sanitaria di quest’ospedale, mettendo in campo la nostra esperienza maturata in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola – ha dichiarato Rossella Miccio, presidente di Emergency -. Abbiamo richiamato il nostro personale medico e sanitario che lavorava all’estero per l’emergenza: dall’Uganda al Sudan, dall’Afghanistan all’Iraq, a partire da oggi saremo impegnati qui in prima linea per curare, come sempre, chiunque ne abbia bisogno".

Un ulteriore modulo da 8 posti di terapia subintensiva sarà affidato al personale militare russo, 8 medici rianimatori e 8 infermieri specializzati. Un ulteriore modulo di 20 posti letto di degenza ordinaria covid dedicato a pazienti meno critici sarà operativo grazie a 12 medici e 31 infermieri, oltre ad altro personale tecnico e di supporto reclutati dal Papa Giovanni XXIII grazie ai bandi di reclutamento della Regione Lombardia e della Protezione civile e all’adesione dei volontari dell’Ana Associazione nazionale Alpini. In totale si prevede nella fase di avvio di attivare 40 posti letto.