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Chi è davvero Gennaro Maffia? Il volto dietro il duplice omicidio che ha scosso Bologna

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Chi è Gennaro Maffia, accusato di aver ucciso i suoi coinquilini a Bologna prima di tentare la fuga in Venezuela.

Un appartamento tranquillo in una zona residenziale di Bologna, tre coinquilini, una convivenza che sembrava ordinaria. Poi, qualcosa si rompe. E nel giro di poche ore, l’ordinario si trasforma in orrore. Chi è davvero Gennaro Maffia, l’uomo finito al centro di un duplice omicidio che ha sconvolto la città?

Gennaro Maffia e le liti per la vendita dell’appartamento

L’uomo aveva appreso che la coppia aveva venduto l’immobile e che sarebbe stato costretto a lasciarlo. La notizia avrebbe generato tensioni crescenti tra lui e i proprietari, Luca Monaldi e Luca Gombi, sfociate in litigi tanto accesi da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, le parti avevano raggiunto un’intesa verbale: una buonuscita di 20mila euro in cambio della risoluzione anticipata del contratto di affitto regolarmente registrato per la stanza nell’appartamento di Piazza dell’Unità. Tuttavia, non è chiaro se il denaro sia mai stato consegnato. Questo possibile mancato pagamento potrebbe aver ulteriormente deteriorato i rapporti già compromessi.

Giovedì scorso, però, Maffia si sarebbe rivolto alla banca, lamentando un furto dal suo conto e accusando uno dei coinquilini. «La pagheranno», avrebbe detto, parole che poi hanno preceduto il brutale duplice omicidio.

Gennaro Maffia, chi è l’uomo dietro il duplice omicidio di Bologna?

Nel pomeriggio di lunedì 2 giugno, Gennaro Maffia è stato bloccato all’aeroporto di Barcellona, dove era atterrato con un volo Vueling partito quella mattina dallo scalo Marconi di Bologna. Secondo gli investigatori, l’uomo stava tentando di lasciare l’Europa per raggiungere il Venezuela, paese in cui è nato e dove risiede la sua famiglia.

Il 48enne nel 2024 si è trasferito a Bologna, dove ha preso in affitto una stanza in un appartamento situato al sesto piano di un edificio in Piazza dell’Unità, nel quartiere Bolognina. L’appartamento era abitato da Luca Gombi, 50 anni, bolognese, e Luca Monaldi, 54 anni, originario di Terontola (Arezzo), uniti civilmente dal 2023.

Le tensioni tra Maffia e la coppia erano aumentate negli ultimi mesi, soprattutto dopo che Gombi e Monaldi avevano deciso di vendere l’appartamento, offrendo a Maffia una buonuscita per lasciare la casa. A novembre 2024, Maffia aveva denunciato i coinquilini per violenza privata, sostenendo che gli avessero cambiato la serratura dell’appartamento.

Giovanni Sacco, cugino di Maffia e testimone presente sul luogo del delitto, ha descritto il parente come profondamente agitato e sopraffatto da ansia e sospetti. Nonostante i suoi sforzi per aiutarlo, suggerendogli di accettare la buonuscita per lasciare l’appartamento, Gennaro appariva incapace di mantenere un pensiero chiaro e razionale.