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Giordano: "Mio padre (ancora) dimenticato nel giorno di Falcone"

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Roma, 25 mag. (askanews) - C'è grande amarezza nelle parole dell'avvocato Stefano Giordano, figlio del presidente del Maxiprocesso a Cosa nostra, Alfonso, che in un post su Facebook ha denunciato il mancato ricordo a suo padre, scomparso nel luglio del 2021, nel corso delle celebrazioni per il tr...

Roma, 25 mag. (askanews) – C’è grande amarezza nelle parole dell’avvocato Stefano Giordano, figlio del presidente del Maxiprocesso a Cosa nostra, Alfonso, che in un post su Facebook ha denunciato il mancato ricordo a suo padre, scomparso nel luglio del 2021, nel corso delle celebrazioni per il trentesimo anniversario della strage di Capaci. Il primo 23 maggio senza il ricordo di Alfonso Giordano è difficile da perdonare, racconta ad askanews.

“Era il primo anniversario senza la sua presenza, pensavo che qualcuno avrebbe avuto la delicatezza di invitare qualcuno della famiglia o quantomeno di ricordarlo, perché chiaramente il suo nome è, come tutti sanno, legato indissolubilmente al Maxiprocesso che fu l’attuazione concreta del pensiero di Giovanni Falcone”, ha spiegato.

In un tempo in cui Palermo era dominata dal terrore mafioso, suo padre fu l’unico magistrato ad accettare di presiedere la Corte d’Assise del Maxiprocesso per dare di fatto esecutività al grande lavoro del pool antimafia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Siccome non è la prima volta, nel 2017 c’è stata questa dimenticanza quando mio padre era vivo, quindi si figuri se mi sorprendo adesso che dimenticano quando mio papà non c’è più, dall’anno scorso”, ha aggiunto.

Allora, nel corso delle celebrazioni delle stragi del ’92, per un “errore” riconosciuto poi ndagli organizzatori, l’anziano presidente non fu invitato alla commemorazione.

L’amarezza potrebbe tuttavia trovare conforto nell’intitolazione ad Alfonso Giordano proprio dell’aula bunker in cui si svolse il Maxiprocesso, rimasta per tutti questi anni senza un nome.

“Già qualche mese fa abbiamo chiesto come famiglia e una serie di associazioni forensi a cui si è associato recentemente il consiglio dell’ordine degli avvocati, al presidente della Corte d’Appello dott. Matteo Frasca di intitolare l’aula bunker alla figura di mio padre, alla quale tra l’altro viene associato anche intuitivamente per i noti fatti e per il fatto che il Maxiprocesso ha avuto diffusione in tutto il mondo e quelle immagini hanno fatto in qualche modo la storia. Non abbiamo ancora avuto una risposta. D’altra parte la magistratura palermitana fino a questo momento non ha ricordato Alfonso Giordano, tranne il presidente del tribunale, devo dire”, ha concluso.