Le ricerche per ritrovare il corpo del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994, potrebbero aver subito una svolta grazie alle indicazioni di padre Domenico Celano.
Giudice Paolo Adinolfi scomparso: documenti e indicazioni per orientare le indagini
Le indagini per ritrovare il corpo del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994, potrebbero aver preso una svolta grazie alle dichiarazioni di padre Domenico Celano, religioso dell’Ordine degli Oblati della Madonna.
Come riportato da Repubblica, oltre a fornire indicazioni precise sul punto da cui iniziare gli scavi, padre Celano avrebbe dichiarato di possedere documenti utili alle indagini, alcuni dei quali già consegnati alle Forze dell’Ordine, che inizieranno a esaminarli il 17 novembre.
Il sacerdote ha spiegato di aver sovrapposto immagini satellitari moderne a vecchie foto aeree, riuscendo così a individuare il luogo esatto dove potrebbe trovarsi il corpo del giudice. Avrebbe inoltre manifestato l’intenzione di consegnare personalmente ulteriori informazioni a Lorenzo Adinolfi, figlio del magistrato.
“Dovete scavare qui”. Giudice Paolo Adinolfi scomparso, il clamoroso indizio e la svolta nelle ricerche
Secondo quanto riferito dal sacerdote, esisterebbe un vecchio tunnel sotto la Casa del Jazz di Roma, edificio un tempo noto come Villa Osio e appartenuto a Enrico Nicoletti, considerato il cassiere della Banda della Magliana.
Padre Celano avrebbe raccontato di aver vissuto nella struttura negli anni Settanta, quando era adibita a collegio, e di conoscere bene il tunnel, che descrive come un “bunker” accessibile tramite una scala interna. Avrebbe inoltre precisato che gli scavi dovrebbero partire da un punto specifico all’interno della costruzione e non dal giardino circostante.