Le parole del ministro della Difesa di Kiev sono agghiaccianti: “Già 20mila morti a Mariupol, questo è un genocidio”. Il durissimo atto di accusa di Oleksij Reznikov arriva nella sede istituzionale dell’audizione presso il Parlamento Europeo dello stesso da parte della sottocommissione Sicurezza. Ecco le parole di Reznikov: “Abbiamo notizie terribili. In primis da Mariupol dove le truppe russe stanno commettendo un vero e proprio genocidio nei confronti del popolo ucraino”.
“Finora 20mila morti a Mariupol, è un genocidio”
E ancora: “Una città dove vivevano prima 400 mila persone è da tre settimane in situazione di sopravvivenza senz’acqua, senza elettricità, colpiti dall’aviazione, dai carri armati, dai missili e viene così rasa al suolo. Anche i convogli umanitari vengono bloccati continuamente. Sono sotto i missili, sotto le bombe”. Poi la stima dell’orrore: “Secondo le dichiarazioni delle autorità locali si stima che le perdite si attestino intorno ai ventimila civili. Sono numeri tragici che aumentano continuamente”.
Città cancellate e 400 scuole rase al suolo
E Reznikov ha citato anche l’esempio di altre città dell’Ucraina cancellate dalla furia delle truppe di Mosca: “Se guardate le cartine, trovate Volnovakha sulla cartina ma esiste solo lì ormai perché in realtà non esiste più. Non ha resistito neanche un edificio a Volnovakha”. E in chiosa: “In tre settimane quattrocento scuole sono state distrutte, centodieci ospedali, più di mille edifici residenziali, più di cento cittadini ucraini sono rimasti seppelliti sotto le macerie”.