> > Salvataggio eroico in spiaggia: neonata ustionata soccorsa da un medico e due...

Salvataggio eroico in spiaggia: neonata ustionata soccorsa da un medico e due rugbisti

neonata ustionata in spiaggia

Eroico intervento in spiaggia: neonata ustionata messa in salvo da un medico e due rugbisti. Il racconto di quei drammatici momenti.

Il viso segnato, la pelle ustionata e il pianto straziante. Nella pineta di Cortellazzo, a Venezia, lungo il litorale Nord Adriatico, una neonata si è trovata in pericolo di vita. A salvarla in spiaggia sono stati un medico sportivo trevigiano e due rugbisti dell’Omar Villorba-Treviso, il cui intervento tempestivo ha trasformato un momento di terrore in un vero atto di eroismo.

Intervento eroico in spiaggia: neonata ustionata tratta in salvo da un medico e due rugbisti

Tre membri dell’Omar Villorba, storico club di rugby trevigiano, hanno fornito un aiuto provvidenziale in una situazione di estrema difficoltà, intervenendo per salvare una neonata di 16 giorni ustionata sulla spiaggia di Cortellazzo, a Venezia.

Pierpaolo Serena, specializzando in medicina sportiva all’Università di Padova e medico sociale della squadra, insieme ai giocatori Dennis Silva e Alvise Bavaresco, ha spiegato al Corriere della Sera che due bagnanti si erano avvicinati per informarli dell’emergenza, e i tre non hanno esitato a intervenire immediatamente.

“Sabato 9 agosto ero vicino alla torretta 26b della spiaggia di Cortellazzo insieme al mio amico rugbista Alvise, che presta servizio come bagnino. Verso le 17,30 due donne si sono avvicinate e hanno parlato di una bambina che sembrava ustionata e che avevano sentito piangere più volte. Io e Alvise siamo subito andati a vedere, non ci abbiamo pensato un attimo“.

Al loro arrivo, la bambina si trovava all’ombra con i genitori di origine ucraina. Serena ha raccontato che la neonata presentava un’ustione estesa a petto, viso e torace, con edema palpebrale grave, e che senza un intervento tempestivo sarebbe potuta morire durante la notte.

La madre, spaventata, ha infagottato la bambina e si è allontanata verso il campeggio. Gli agenti e i soccorritori, arrivati sul posto, hanno fatto uscire la donna dalla tenda, medicato la neonata e successivamente trasportata prima all’ospedale di San Donà e poi a Padova.

“Ho fatto solo il mio dovere di medico. Ho fatto un giuramento, ovvero quello di curare le persone e tutelare gli indifesi. La situazione non era facile, ho dovuto pensare nel giro di 30 secondi, chiamare e coordinare i soccorsi e le forze dell’ordine che, forse, erano l’unica speranza di far ragionare la madre della bambina“.

Neonata ustionata tratta in salvo: una giornata indimenticabile

Nessuno dei tre amici e compagni di squadra dimenticherà facilmente quella giornata in spiaggia.

“Mi ricorderò per sempre le condizioni della bambina, vedere una cosa del genere non è da tutti i giorni“.

Tuttavia, Serena ha voluto evidenziare anche un altro aspetto: nonostante spesso si parli di indifferenza nella società, sulla spiaggia tutti hanno collaborato e fatto il possibile per salvare una vita.

“Ho fatto solo il mio dovere, sia professionale sia da cittadino. Penso che a volte faccia più notizia qualcuno che non si volti dall’altra parte. Da parte mia sarebbe stata omissione di soccorso, non avrei mai potuto”, ha concluso il giovane medico.