Una forte scossa di terremoto è stata registrata al largo della penisola di Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo. L’evento sismico, avvertito distintamente nella regione, aveva fatto scattare un’allerta tsunami nelle aree costiere del Pacifico settentrionale. Le autorità hanno successivamente comunicato il rientro dell’allarme, ridimensionando i rischi di onde anomale.
Kamchatka, terremoto di magnitudo 7.8
Nella notte un terremoto di magnitudo 7,8 ha interessato l’area oceanica a est della penisola di Kamchatka, in Russia orientale. L’epicentro è stato localizzato a circa 128 chilometri da Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di 10 chilometri, secondo quanto riferito dallo U.S. Geological Survey. La scossa è stata avvertita in diversi distretti della regione, con intensità variabile tra i quattro e i sette gradi della scala locale. Si tratta del secondo forte evento sismico in pochi giorni in questa zona dell’“Anello di Fuoco” del Pacifico, particolarmente esposta a fenomeni di questo tipo.
Kamchatka, terremoto di magnitudo 7.8: revocato l’allarme tsunami
In seguito al sisma, i centri di sorveglianza statunitensi e russi avevano diffuso un’allerta tsunami, ipotizzando onde tra 0,1 e 1,5 metri lungo le coste della penisola. Le autorità locali hanno disposto lo stato di massima allerta dei servizi e avviato i piani di emergenza, senza tuttavia registrare danni significativi o vittime.
La NOAA ha successivamente confermato il rientro della minaccia, precisando che le condizioni del mare non mostravano più rischi rilevanti. Restano in corso i monitoraggi per valutare eventuali repliche e garantire la sicurezza della popolazione.