> > La Consob chiarisce la situazione tra Mediobanca e Mps smentendo l'azione con...

La Consob chiarisce la situazione tra Mediobanca e Mps smentendo l'azione concertata

la consob chiarisce la situazione tra mediobanca e mps smentendo lazione concertata 1765016405

Il rapporto della Consob ribalta le accuse sul presunto accordo tra Mps e Mediobanca.

Un’analisi dettagliata condotta dalla Consob ha messo in luce una realtà ben diversa rispetto alle accuse formulate in merito a un presunto patto occulto tra i soci di Mediobanca e Monte dei Paschi di Siena (Mps). Secondo un documento inviato alla Procura di Milano, non ci sarebbero prove a supporto delle ipotesi di un’azione concertata da parte di Francesco Milleri, presidente di Delfin, e Francesco Gaetano Caltagirone, fondatore del gruppo Caltagirone, per controllare Mediobanca e Generali.

Le conclusioni della Consob

Il documento, datato 15 settembre 2025, è un colpo di scena che mina le fondamenta delle indagini in corso. La Consob ha affermato che non sussistono gli indizi necessari per dimostrare un’azione concertata tra i soggetti coinvolti. L’analisi ha evidenziato che le condotte riferite da Mediobanca non sono supportate da evidenze probatorie, né presentano profili di criticità.

Un’analisi approfondita

In base alle evidenze raccolte, appare chiaro che non esistono accordi formali o informali tra i soci coinvolti e che le speculazioni riguardanti un’eventuale Opa obbligatoria su Mediobanca e Generali sono infondate. Questo chiarimento arriva dopo un periodo di tensione che ha visto i titoli di Mps subire un crollo del 14% a causa delle accuse di aggiotaggio e ostacoli all’autorità di vigilanza.

Il contesto delle operazioni

La Consob ha anche messo in evidenza che l’idea di un’integrazione tra Mps e Mediobanca era già stata discussa nel 2025, prima dell’emergere di qualsiasi accusa. Il CEO di Mps, Luigi Lovaglio, aveva già proposto l’operazione come una delle possibili strategie di sviluppo dell’istituto. Questo dimostra che il piano non era frutto di un accordo preesistente tra i principali soci.

Il ruolo del Tesoro

Inoltre, la Consob ha chiarito che il Tesoro aveva in mente un progetto diverso, volto a creare un terzo polo con Banco Bpm, piuttosto che perseguire un’integrazione con Mediobanca. Solo in seguito, a causa di circostanze di mercato, il focus si è spostato verso l’operazione con Mediobanca, rendendo necessario muoversi velocemente per non perdere un’opportunità.

Implicazioni future

Il rapporto della Consob non solo scagiona i soci di Mps da accuse di collusione, ma richiede anche una riflessione su come le operazioni bancarie vengano percepite e analizzate nel contesto attuale. La trasparenza e la legittimità delle decisioni aziendali saranno fondamentali per il futuro del settore. Questo episodio mostra quanto sia cruciale una vigilanza adeguata e un’analisi approfondita da parte delle autorità competenti.

In conclusione, mentre il futuro di Mps e Mediobanca resta incerto, il chiarimento della Consob ha aperto la strada a un dialogo più costruttivo e a una rete di relazioni più solide tra le istituzioni finanziarie. Solo il tempo dirà quali saranno le conseguenze di queste recenti rivelazioni nel panorama bancario italiano.