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La Culla per la vita, ecco come funziona e quanti bambini ha salvato

La Culla per la Vita di Milano

La Culla per la vita, ecco come funziona e quanti bambini ha salvato: quattro storie per far riflettere a Milano

La storia del piccolo Enea a Milano ne ha riportato in auge le benefiche “skill”, quelle della Culla per la vita, ecco come funziona e quanti bambini ha salvato. Si trova al riparo da telecamere e dopo un ingresso secondario per arrivare alla “Mangiagalli”. Si tratta, come spiega AdnKronos, di un “ambiente protetto e riscaldato ed è strutturata in modo da avvisare immediatamente il personale sanitario: una volta che il bimbo viene accolto al suo interno, passati circa 40 secondi che danno al genitore il tempo di allontanarsi”, succede qualcosa, un passaggio di testimone.

Culla per la vita, ecco come funziona

Cioè che scatta un allarme discreto che “avvisa medici e infermieri della Neonatologia che possono prendersi cura del piccolo entro pochissimi minuti”. E AdnKronos ricorda che nel corso degli anni presso la Culla per la Vita sono sono stati lasciati Mario, Giovanni, “e ora Enea, a cui la mamma ha detto addio nel giorno di Pasqua, lasciandogli accanto una lettera”.

Un pulsante e 37 gradi in una nicchia

Al Policlinico di Milano la “culla” viene inaugurata nel 2007 ed è attiva da 16 anni. Un sistema hi-tech mette al sicuro il neonato abbandonato. La mamma che sceglie di lasciarlo deve schiacciare un pulsante: si alza una saracinesca e lo si lascia in un ambiente a temperatura controllata di 37 gradi. I bambini finora salvato sono stati quattro.