Una notizia drammatica riguarda nientemeno che l’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Come confermato dal suo ufficio in un comunicato ufficiale, è stato diagnosticato a Biden un cancro alla prostata che si sarebbe già diffuso, con metastasi, fino alle ossa. Si tratta di una forma aggressiva del tumore e la famiglia dell’ex presidente, che lo scorso luglio si è ritirato dalla corsa alle presidenziali per un secondo mandato, si sta confrontando con i medici per valutare insieme le migliori opzioni terapeutiche.
Biden ha una forma aggressiva di cancro alla prostata: gli aggiornamenti
I collaboratori dell’ex presidente 82enne hanno fornito una serie di informazioni legate all’annuncio del cancro aggressivo alla prostata che nei giorni scorsi gli è stato diagnosticato. Stando a quanto riportato Biden, avendo sofferto di problemi alle vie urinarie, avrebbe richiesto un consulto medico. La diagnosi è arrivata dopo una serie di analisi che hanno confermato la presenza del tumore con metastasi diffuse sino alle ossa.
A questa tipologia di tumori viene assegnato il cosiddetto punteggio di Gleason che prevede una scala da 1 a 10 per misurare, rispetto a quelle sane, l’aspetto delle cellule tumorali. Nel caso di Biden il punteggio è pari a 9, a conferma del fatto che si tratta di uno dei più aggressivi e lo conferma anche il fatto che si è già diffuso fino alle ossa. Rispetto al cancro localizzato, quello metastatico è molto più complesso da trattare dal momento che i farmaci potrebbero non raggiungere tutti i tumori.
Biden e il cancro aggressivo alla prostata: c’è una buona notizia
Vi è però anche una buona notizia come confermato dal suo ufficio: “Sebbene questa rappresenti una forma più aggressiva della malattia, il cancro sembra essere sensibile agli ormoni, il che consente una gestione efficace. Il presidente e la sua famiglia stanno valutando le opzioni terapeutiche con i suoi medici”.