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Liliana Resinovich, quattro anni di mistero: accuse e contraddizioni tra Visintin e Sterpin

Liliana Resinovich Visintin Sterpin

Quattro anni dopo la morte di Liliana Resinovich: scontro aperto tra Visintin e Sterpin tra accuse e versioni contrastanti.

La morte di Liliana Resinovich resta un enigma giudiziario che sfida il tempo e le indagini: tra procedimenti ancora in corso, accuse reciproche tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin, e un dolore personale trasformato in caso mediatico, i dubbi sul suo destino rimangono irrisolti.

Liliana Resinovich, un’assenza che pesa a distanza di quattro anni

La scomparsa di Liliana Resinovich risale al dicembre 2021, quando la donna non rientrò a casa e il marito Sebastiano Visintin presentò denuncia. A distanza di quattro anni, resta una sola certezza: Liliana è morta, mentre le dinamiche e le responsabilità continuano a essere oggetto di interrogativi irrisolti.

Nel giorno dell’anniversario, Visintin ha scelto di non restare a Trieste, rifugiandosi a Villach, in Austria, luogo legato ai ricordi condivisi con la moglie. “Qui ho bei ricordi con mia moglie” ha raccontato a La Stampa, spiegando che rimanere nell’abitazione coniugale, circondato dagli oggetti di Liliana, sarebbe stato ancora più doloroso. Il suo racconto è segnato da frasi cariche di amarezza, come quando ricorda: “La sera del 14 dicembre ho fatto denuncia di scomparsa. Oggi non ho neanche un posto dove portarle un fiore“.

Il ritrovamento del corpo, avvenuto il 5 gennaio 2022 in un’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, ha aperto una lunga stagione di indagini, perizie e ribaltamenti investigativi. Inizialmente orientata verso l’ipotesi del suicidio, sostenuta dalla pm Maddalena Chergia, l’inchiesta ha cambiato direzione dopo il pronunciamento del gip Luigi Dainotti, che ha indicato l’omicidio come ipotesi da approfondire.

Oggi il fascicolo è nelle mani della pm Ilaria Iozzi: l’unico indagato resta Sebastiano Visintin, che continua a dichiararsi estraneo ai fatti.

Liliana Resinovich, botta e risposta tra Visintin e Sterpin nel quarto anniversario della scomparsa

Parallelamente all’indagine giudiziaria, il caso è diventato un confronto pubblico acceso tra i protagonisti. Claudio Sterpin, amico storico di Liliana, sostiene di aver avuto con lei un legame sentimentale e arriva ad accusare indirettamente Visintin: “Sebastiano potrebbe non essere l’autore del delitto, ma allora dica chi l’ha fatto, perché al mille per cento lo sa“, ha dichiarato, come riportato da testate come Il Messaggero e La Stampa, aggiungendo accuse sulla gestione del denaro della donna.

Visintin respinge ogni affermazione e definisce Sterpin con toni durissimi, contestando la versione di una relazione e parlando di mancanza di rispetto verso una persona che “non può neanche difendersi“.

Le divergenze sono emerse anche in televisione. Nella puntata del 12 dicembre di Quarto Grado, Visintin ha negato l’esistenza di incontri organizzati tra lui, la moglie e Sterpin, smentendo il presunto “incontro trappola” a Muggia. “È assolutamente falso“, ha dichiarato, spiegando che spesso partecipava con Liliana a eventi sportivi solo per accompagnarla e fotografarla. Ha poi raccontato un episodio che, secondo lui, dimostrerebbe il disagio della moglie alla presenza di Sterpin: “Come arriviamo là, c’era solo questo innominato in mezzo al campo. Lei… mi ha detto “portami via di qua”. Te lo giuro questo, te lo giuro“. Versioni opposte che continuano ad alimentare il mistero, mentre il caso Resinovich resta senza una verità.