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Liliana Resinovich, spuntano nuovi dubbi sull'alibi del marito

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Claudio Sterpin, ospite a Mattino Cinque News, ha fatto nuove rivelazioni sulla morte di Liliana Resinovich mettendo in dubbio l'alibi del marito

Claudio Sterpin, intervistato da Federica Panicucci su Canale 5, aveva iniziato una relazione con Liliana Resinovich poco prima della sua morte.

Liliana Resinovich, spuntano nuove rivelazioni

La 63enne era scomparsa il 14 dicembre 2021 ed è stata trovata senza vita il 5 gennaio 2022 non distante dalla sua abitazione in via Verrocchio a Trieste. Sul decesso è ancora giallo, il cadavere si trovava dentro due sacchi dell’immondizia, con la testa dentro due buste di plastica. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella di un possibile suicidio. La Procura ha disposto una nuova autopsia sulla salma. Il corpo sarà quindi riesumato entro fine mese, con l’obiettivo di fare luce sulla causa della morte. Al momento “la sola ricostruzione degli eventi consegnata dagli atti processuali, è quella dell’intenzionale allontanamento della signora Resinovich dalla sua abitazione e dall’altrettanto intenzionale decisione di porre fine alla propria vita”.

Nuovi dubbi sull’alibi del marito

Io ritorno sull’alibi perfetto di Sebastiano che dice che alle nove di mattina è andato a portare i coltelli nell’ultima pescheria” ha affermato Sterpin nel salotto Mediaset “Non è vero. Lui in quella pescheria è andato la sera prima alle diciotto a portare i coltelli. La mattina dopo l’ha saltata, probabilmente perché alle nove di quella mattina aveva qualcos’altro da fare, bisogna chiederlo a lui”. L’uomo sembra convinto che le dichiarazioni di Sebastiano Visintin non combacino con la realtà dei fatti. “La mattina dopo” ha aggiunto “è scomparsa Lily. Questo vale per l’alibi perfetto di Sebastiano. Dopodiché il famoso cordino diventa molto importante sopratttutto se, come noi speriamo, viene fuori che Lily non si è suicidata. Il cordino serviva per dimostrare a chi l’ha portata là, che si era portata da casa i sacchi neri, i sacchi bianchi, il cordino e la bottiglietta, quelli sono stati messi lì da chi l’ha portata là“.