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Luca Vismara rappresenta una delle voci più sincere e originali del panorama musicale italiano contemporaneo. Dal suo esordio nel programma Amici fino all’esperienza nell’Isola dei Famosi, ha dimostrato una notevole capacità di introspezione e autenticità, qualità che lo hanno distinto nel mondo dello spettacolo. In questa intervista esclusiva, Vismara ripercorre i momenti fondamentali della sua carriera artistica e della sua crescita personale, offrendo una riflessione approfondita sul successo, sulle sfide affrontate e sul rapporto con il proprio pubblico.
Un racconto intimo e rigoroso che mette in luce non solo il percorso professionale, ma anche la complessità e la forza di un artista che ha scelto di non tradire mai se stesso.
Il primo passo: l’ingresso ad Amici
Torniamo indietro al tuo ingresso ad Amici: com’è stato varcare quella porta rossa per la prima volta? Rivedendoti oggi in quei video, cosa pensi di quel Luca Vismara? Ti riconosci?
Mi sono sempre rivisto poco nei miei momenti ad Amici. Ero molto meno pronto di quello che pensassi.
Ripensando a quegli anni, Luca confessa di aver imparato soprattutto una cosa: saper perdere, ma sempre a testa alta. Una lezione che ancora oggi lo accompagna nel suo percorso artistico e personale.
Hai avuto un rapporto particolare con qualche professore o compagno di classe? Ci racconti un aneddoto che non hai mai condiviso?
Sicuramente con Biondo con cui siamo amici tuttora e il quale è ormai diventato una star internazionale grazie a Netflix.
Per quanto riguarda i professori, mi è capitato di rivedere più volte Giusy Ferreri e, incredibilmente, anche Rudy Zerbi nonostante gli scontri. Ci siamo chiariti definitivamente durante una diretta radiofonica.
Le influenze musicali, la vita dopo il programma: successo è realtà
C’è un artista italiano o internazionale che ti ha ispirato ma di cui hai paura a confessare il “debito” artistico?
Rivendico tutte le mie reference musicali: dagli ABBA a Paola & Chiara, dal cantautorato genovese alla eurodance.
Nonostante la popolarità, la quotidianità di Luca non è cambiata radicalmente: mantiene gli stessi amici e le stesse abitudini, con qualche foto e chiacchiera in più con chi lo riconosce.
Hai mai avuto paura che il successo potesse cambiare chi sei davvero? Come ci convivi oggi?
Io mi sono ritrovato a poco più di 20 anni in classifica all’estero a battere addirittura Avicii, ma allo stesso tempo ho sempre vissuto alti e bassi. Questo mi ha permesso da subito di capire che il successo sia solamente un verso al participio passato e nulla più. Certo, quando c’è, bisogna goderselo!
La scelta di mettersi alla prova sull’Isola
Dopo Amici sei approdato a L’Isola dei Famosi: due esperienze molto diverse. Cosa ti ha spinto a partecipare a un reality così estremo?
Ho sempre pensato che il più estremo fra i due fosse più Amici che l’Isola (ride, ndr)!
Ho scelto di fare l’Isola perché un viaggio di quel tipo non ti capiterà mai nella vita e non sono uno che vuole avere il rimpianto di non aver vissuto esperienze così lontane dal mio modo di essere.
La sfida più dura sull’Isola non è stata la fame, ma la convivenza e la solitudine che spesso ne deriva. Luca ha scoperto di possedere una forza mentale inaspettata, rimanendo lucido anche quando altri crollavano.
Tra i naufraghi si sono creati legami forti e duraturi, in particolare con Marina La Rosa, un’amicizia che Luca definisce rara e indelebile, con cui si sente ogni giorno.
Quanto è reale quello che vediamo da casa? Ci sono aspetti dell’Isola che il pubblico non immagina?
Quello che accade sull’Isola è reale al 100%. Finché uno non si trova lì non comprende quando sia difficile. Allo stesso tempo, con la giusta forza mentale, ci si accorge di quanto si possa superare tutto.
L’amore per la televisione e i progetti futuri
Nonostante la passione per la musica, Luca ama ancor di più la TV. Non ha però fretta di tornare sul piccolo schermo: aspetterà il progetto giusto, magari uno tutto suo.
Il rapporto con il pubblico è autentico. Luca si mostra senza filtri, raccontando soprattutto le sconfitte più che le vittorie, consapevole di avere un pubblico giovane a cui vuole trasmettere sincerità.
La parte nascosta del processo creativo
Nel processo creativo, qual è la parte più oscura o difficile che non mostri mai al pubblico?
Scrivo quasi esclusivamente quando affronto dei momenti complessi quindi proprio la fase di scrittura è quella che non mostro. Magari la faccio percepire, ma non viene mai mostrata.
Non è un caso che da quando sono fidanzato, ormai più di due anni, non scrivo molto, anzi! Proprio perché sono felice!
Le critiche, anche quelle più dure, non spaventano Luca, a patto che siano espresse con educazione. Essere diretto lo espone, ma è convinto che il rispetto sia la base di ogni confronto.
Qual è il progetto attuale che ti sta sorprendendo di più e che non ti aspettavi avrebbe avuto tanto valore?
Per una volta, il progetto che mi sta sorprendendo di più, non è lavorativo ma quello sentimentale: sono felicemente innamorato e fidanzato. E questo mi basta.
Con il suo approccio schietto e la capacità di affrontare temi personali con sincerità, Luca Vismara continua a rappresentare un punto di riferimento per molti giovani artisti e appassionati. Tra musica, televisione e vita privata, la sua storia è un invito a coltivare la propria autenticità, a superare le difficoltà con coraggio e a non smettere mai di cercare nuove sfide. Un percorso che, ne siamo certi, riserverà ancora molte sorprese.