Maura Soldati, moglie di Matteo Materazzi, procuratore sportivo ed ex allenatore nonché fratello di Marco, ex difensore dell’Inter del Triplete, ha espresso preoccupazione per le condizioni di salute del marito, malato di SLA.
Matteo Materazzi, parla la moglie: “La malattia è velocissima, lui sta male”
In una intervista rilasciata a FanPage, la moglie di Matteo Materazzi, Maura Soldati, ha parlato delle condizioni di salute del marito.
Il fratello di Marco, infatti, da un anno convive con una forma aggressiva di SLA che lo ha portato a non camminare più e a muovere solamente le mani. Ecco le parole di Maura: “è una malattia difficile, soprattutto per chi la vive, ma è complicata anche per chi accompagna. Vorrei che si desse voce al fatto che chi sta a contatto h24 con un malto di SLA ha bisogno di grandissimo supporto. La malattia è velocissima, lui sta molto male, io penso soprattutto a quanto voglio che lui sopravviva. Cerco continuamente di lavorare su di lui, di incoraggiarlo.”
Matteo Materazzi: la depressione preludio della malattia
Era il 2024 quando Matteo Materazzi fu colpito dalla depressione che lo ha anche portato ad andare via da casa. Poi, il fratello di Marco, ha iniziato a zoppicare e, come racconta Maura Soldati: “dopo aver ricevuto questa terribile sentenza, la dottoressa ci ha detto che la dottoressa ci ha detto che la depressione poteva essere il preludio della malattia.“. La moglie di Matteo ha anche raccontato che il rapporto tra il marito e suo fratello sono migliorati anzi, si sentono ogni giorno, così come con gli altri fratelli. Infine Maura Soldati parla anche della raccolta fondi partita su GoFoundMe: “era una richiesta ad amici e conoscenti. Questa cosa è esplosa. Ma io l’ho fatta dopo aver avuto un confronto con la mia referente della Columbia University”. Maura ha anche detto che stanno anche cercando anche strade, visto che la malattia corre così veloce e, infine, ci tiene a specificare che: “noi siamo impegnati su più fronti e per questo motivo stiamo impegnando i nostri fondi, quindi ci serviva un altro aiuto. La cosa a cui tenevo è che si sapesse che non vogliamo approfittare della situazione.“