La tragica vicenda di Oregon ha sconvolto la comunità locale: una mamma uccide il proprio figlio, spezzando un legame che dovrebbe essere il più protettivo e sicuro. Quando chi dovrebbe prendersi cura di un bambino diventa autore di un crimine così estremo, le conseguenze emotive e sociali sono devastanti. La storia di Sarah Safranek e del piccolo Nathaniel Burton evidenzia quanto possano essere fragili la sicurezza e l’innocenza dei minori, anche all’interno della propria famiglia.
Mamma uccide il figlio di 7 anni: le indagini
Secondo quanto riferito dall’Ufficio del Procuratore della Contea di Ogle, e riportato da Wifr, il bambino è stato soffocato dalla madre il 17 febbraio 2021 nella loro abitazione in S. 10th Street, a Oregon, e è deceduto lo stesso giorno presso un ospedale di Dixon.
Mamma uccide il figlio di 7 anni e in tribunale ammette tutto: la condanna senza sconti del giudice
Una madre dell’Oregon, Sarah Safranek, 38 anni, è stata condannata a 35 anni di reclusione dopo aver confessato l’omicidio del figlio di sette anni, Nathaniel Burton. La sentenza, emessa dal giudice Anthony Peska, prevede che la pena venga scontata integralmente, seguita da tre anni di libertà vigilata obbligatoria.
Questa rappresenta la seconda ammissione di colpevolezza da parte di Safranek; nel marzo 2024 aveva infatti già confessato, salvo poi ritirare la dichiarazione. Secondo il Procuratore della Contea di Ogle, Mike Rock, l’accordo è il risultato di un’indagine approfondita condotta dalla polizia di Oregon e della consultazione con la famiglia della vittima.