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Manovra 2026, giornata decisiva in Aula: fiducia e voto finale entro martedì

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Camera, conto alla rovescia per il voto finale: la Manovra verso l’approvazione entro martedì, tra fiducia del governo e ultime discussioni.

Dopo un lungo iter parlamentare, la Manovra 2026 arriva alle fasi decisive alla Camera. Il governo ha posto la fiducia sull’articolo 1, avviando il conto alla rovescia verso il voto finale, atteso entro domani, martedì 30 dicembre. Tra discussioni e sedute programmate, l’Aula si prepara a sancire l’approvazione della legge di Bilancio.

Misure fiscali, previdenza e principali novità della manovra

La Manovra 2026 conferma il ruolo centrale della politica fiscale, con interventi mirati a ridurre il carico tributario e sostenere famiglie e imprese. Sul fronte Irpef, la seconda aliquota scende dal 35% al 33%, con effetti più significativi per redditi sopra i 50.000 euro (circa 440 euro annui di risparmio). Previsto uno sconto fiscale del 5% sugli aumenti contrattuali dal 2024 per redditi fino a 33.000 euro, mentre premi di risultato, lavoro notturno, festivo o a turni beneficeranno di aliquote ridotte (1% o 15% flat tax). Confermati anche bonus per ristrutturazioni e efficientamento energetico, credito d’imposta fino al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, e incentivi green per le imprese tramite l’iper-ammortamento.

Accanto alle agevolazioni, la manovra introduce nuovi oneri: aumento delle accise su sigarette e carburanti, contributo di 2 euro sulle spedizioni extra-UE sotto i 150 euro, crescita della tassazione sugli affitti brevi dal secondo immobile, incremento della Tobin tax sulle transazioni finanziarie e aumento dell’aliquota sulle criptoattività al 33%.

Il capitolo previdenza segna cambiamenti significativi: stop a Opzione donna e Quota 103, proroga e revisione graduale dell’Ape sociale e allineamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita. Dal 2027, per la pensione di vecchiaia serviranno 67 anni e un mese con 20 anni di contributi, dal 2028 67 anni e tre mesi; per il ritiro anticipato, dal 2027 occorreranno 42 anni e 11 mesi di contributi, dal 2028 43 anni e un mese (riduzione di un anno per le donne). Introdotto anche il silenzio-assenso sul Tfr destinato alla previdenza integrativa dei neoassunti.

Infine, modifiche e compromessi riguardano la tassazione sugli affitti brevi: cedolare secca al 21% per il primo immobile, 26% per il secondo e obbligo di partita Iva dal terzo in poi. La manovra finale passa dai 18,7 miliardi originari a circa 22 miliardi, mantenendo i saldi invariati e senza creare nuovo deficit, con l’obiettivo di tutelare i conti pubblici e la credibilità sui mercati.

Manovra alla Camera, governo in Aula per la fiducia: voto finale entro martedì

Dopo l’ok ottenuto al Senato, la Legge di Bilancio è giunta a Montecitorio, pronta a completare il suo iter parlamentare. Oggi pomeriggio, lunedì 29 dicembre, inizierà la discussione generale in Aula, con 20 interventi programmati. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia prenderanno il via alle 18.40, seguite dalla chiama per appello nominale alle 20.20. La seduta proseguirà in notturna dalle 22 con l’esame degli ordini del giorno. Il voto finale è fissato per martedì 30 dicembre entro le 13, con dichiarazioni di voto trasmesse in diretta a partire dalle 11.

In commissione Bilancio, sabato 27 dicembre, erano ripresi i lavori con l’illustrazione del testo da parte dei relatori. Ieri mattina, domenica 28, al termine della votazione degli emendamenti, la commissione ha dichiarato inammissibili 158 emendamenti su 942, tutti presentati dall’opposizione.

Il testo, senza modifiche rispetto alle proposte originarie, è stato quindi trasmesso in Aula per la discussione generale, alla presenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Questo passaggio sancisce la chiusura della fase preparatoria e prepara la manovra al voto definitivo entro la fine dell’anno, consentendo l’entrata in vigore delle nuove misure a partire dal 1° gennaio 2026.