La Manovra arriva oggi, martedì 30 dicembre, al traguardo finale alla Camera dopo il voto di fiducia la scorsa notte, in un clima di forte tensione politica e con tempi parlamentari ridotti al minimo. Tra scontri con le opposizioni, ordini del giorno e impegni su pensioni e fisco, l’Aula si appresta a concedere il via libera definitivo alla legge di Bilancio.
Manovra: pensioni, fisco e priorità politiche nel confronto tra i partiti
Nel confronto sugli ordini del giorno sono emerse con chiarezza le priorità delle diverse forze politiche. La Lega ha ottenuto il parere favorevole del governo su un documento che impegna l’esecutivo a “valutare l’opportunità di riconsiderare la misura” che prevede l’aumento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita, prevedendo anche possibili interventi per sospenderne l’applicazione “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. Sempre dal Carroccio arriva la richiesta di valutare l’introduzione di una flat tax per i giovani, pensata “per contrastare il fenomeno della loro fuga all’estero e la perdita di capitale umano”.
Forza Italia concentra invece l’attenzione sul sostegno al ceto medio: il leader Antonio Tajani ribadisce l’obiettivo di “continuare la riduzione della pressione fiscale” e di “allargare la base dell’Irpef almeno a 60mila” per favorire “stipendi più ricchi”.
Sul fronte opposto, il Movimento 5 Stelle chiede di “riconsiderare gli stanziamenti previsti nello stato di previsione del ministero della Difesa”, destinando maggiori risorse a sanità, istruzione, occupazione e investimenti green, mentre resta da verificare la tenuta unitaria del centrosinistra al momento del voto finale.
Manovra, passa la fiducia alla Camera: oggi atteso il via libera definitivo
La Camera dei deputati ha approvato la fiducia posta dal governo sulla Manovra, con 219 voti a favore e 125 contrari, aprendo la strada al voto conclusivo sulla legge di Bilancio. L’Aula ha lavorato senza sosta, anche nelle ore notturne, per l’esame e la votazione dei numerosi ordini del giorno, come deciso dalla conferenza dei capigruppo.
Dopo oltre due mesi e mezzo dall’approvazione in Consiglio dei ministri, il provvedimento arriva all’ultimo passaggio parlamentare in un clima di forte tensione politica, evitando per un soffio il ricorso all’esercizio provvisorio. Le opposizioni hanno contestato fin dall’inizio il contenuto della Manovra, definita “asfittica” e “priva di prospettive per la crescita”.
I lavori dell’Assemblea riprenderanno in mattinata, intorno alle 11, con le dichiarazioni di voto trasmesse in diretta televisiva e l’atteso via libera definitivo al testo.