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Morte Giulia Cecchettin, Nordio sui femminicidi: "Serve rieducazione"

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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio parla del femminicidio di Giulia Ceccherin: l'ennesimo caso simile di questo 2023

Il femminicidio di Giulia Ceccherin ha sconvolto tutta Italia, ma purtroppo non può essere considerato un caso isolato. Solo quest’anno, infatti, le morti violente delle donne sono state più di un centinaio, numeri enormi che accendono una spia sulla società nella sua interezza.

Femminicidio, le parole di Carlo Nordio: l’intervista

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio parla del femminicidio di Giulia Ceccherin e dei casi simili in Italia durante un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’: “Come nella mafia esistono i reati spia, così nei femminicidi ci sono gli atteggiamenti spia: sintomi di un possibile aggravamento di violenza. Prepariamo un opuscolo, con una grafica molto comprensibile, da diffondere in scuole, social, posti di lavoro – afferma Nordio. “Ciò che ieri poteva sembrare galanteria, insistenza, messaggi social può essere invece la spia di una futura violenza. E occorre informare anche i maschietti dei reati prefigurati e dei rischi che si corrono con certi comportamenti perché l’addensamento di questi reati mi fa pensare anche a una sorta di emulazione” – spiega il ministro.

Femminicidio, le parole di Carlo Nordio: cosa fare

Più che una legge organica serve un intervento organico – afferma Nordio parlando di possibili soluzioni – “E una radicale rieducazione soprattutto di giovani e adolescenti, per renderli consapevoli dei loro doveri in particolare verso le coetanee“. La stessa Elly Schlein aveva proposto una nuova legge, e sul tema Nordio si è espresso così: Una nuova legge si può anche fare, e ben venga se serve almeno in questo settore a trovare un accordo con l’opposizione. Ma le leggi sfrondano i rami, solo l’educazione sradica i pregiudizi. E su quello bisogna agire”.