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Villa Pamphili, la morte di Anastasia: emergono cause del decesso e tracce sospette sul sacco a pelo

villa Pamphili Anastasia

L'autopsia conferma le cause della morte di madre e figlia a Villa Pamphili: nuovi elementi inediti nelle indagini.

L’autopsia effettuata su Anastasia Trofimova, la giovane 29enne trovata senza vita a Villa Pamphili, ha confermato ufficialmente le cause del suo decesso. Dopo giorni di attesa e molte ipotesi, i risultati medici hanno fornito chiarimenti importanti su cosa abbia portato alla tragica morte della ragazza. Le autorità continuano a indagare per ricostruire con precisione gli ultimi momenti di vita.

Omicidi Villa Pamphili, svolte giudiziarie e profilo dell’indagato

Sul piano legale, Francis Kaufmann, 46 anni, cittadino americano accusato del duplice omicidio, ha recentemente revocato il mandato al proprio avvocato, annunciando in tribunale l’intenzione di difendersi da solo. Arrestato a giugno sull’isola greca di Skiathos e successivamente estradato in Italia, è ora detenuto in isolamento nel carcere di Rebibbia.

La Procura ha comunque nominato un difensore d’ufficio poiché la legge italiana non prevede l’autodifesa completa come negli Stati Uniti, sua precedente residenza. Le indagini si sono arricchite di nuove prove genetiche, tra cui il test del DNA che ha confermato la paternità di Kaufmann sulla piccola Andromeda, grazie al ritrovamento di tracce biologiche su un telo utilizzato per coprire i corpi. Questo elemento rafforza ulteriormente l’impianto accusatorio e contribuisce a ricostruire la tragica vicenda avvenuta all’interno di Villa Pamphili.

Omicidi Villa Pamphili, l’autopsia svela tutto: come è morta Anastasia

Le indagini sul duplice decesso avvenuto a Villa Pamphili hanno ricevuto un importante riscontro dalla relazione medico-legale redatta dal professor Vincenzo Arena, dell’Università Cattolica di Roma. L’autopsia ha stabilito che anche Anastasia Trofimova, trovata morta il 7 giugno 2025 insieme alla figlia Andromeda, è deceduta a causa di strangolamento.

Gli esami istopatologici hanno evidenziato emorragie nei tessuti molli anteriori del collo, in particolare nelle zone peri-ioidea e tiroidea, segni inequivocabili di compressione esterna. Non emergono al momento elementi che suggeriscano un decesso per cause naturali. La perizia si integra così alle indagini già in corso, nelle quali risulta indagato Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford, sospettato della morte della bambina.

L’analisi effettuata dal medico legale ha chiarito un punto cruciale nella vicenda. Le lesioni riscontrate sul collo di Anastasia sono tipiche di una compressione esterna e si allineano con la dinamica già accertata per la figlia Andromeda, anch’essa deceduta per strangolamento. Oltre ai segni principali, sarebbero state riscontrate escoriazioni e ferite cutanee su varie parti del corpo della donna, probabilmente causate da un trascinamento mentre era ancora in vita.

Questo particolare rafforza l’ipotesi di un’aggressione violenta e sarà oggetto di ulteriori accertamenti per verificare se tali segni siano collegati al luogo del ritrovamento o a uno spostamento dei corpi. Ulteriori esami hanno inoltre rilevato segni di pressione sulla carotide, ipotizzando una modalità specifica di strangolamento, con la possibilità che sia stato utilizzato un oggetto oppure le mani nude.

Villa Pamphili, la morte di Anastasia: tracce sospette sul sacco a pelo

Come riportato da LaPresse, le analisi condotte sui reperti rinvenuti il 7 giugno 2025 nel luogo del ritrovamento dei corpi hanno evidenziato tracce di liquido seminale attribuibili a Kaufman su un sacco a pelo usato per coprire il cadavere di Anastasia Trofimova. Inoltre, sono state identificate cinque tracce ematiche su indumenti intimi della piccola Andromeda, attualmente in fase di ulteriori approfondimenti.

Importanti novità emergono anche dai profili genetici: su due pantaloncini appartenenti alle vittime sono stati rilevati DNA di persone ignote, tra cui un uomo non identificato, definito dagli esperti come ‘Uomo 2’. Su un boxer blu e su un pantaloncino verde sono state isolate tracce multiple che indicano la presenza di almeno due individui sconosciuti.