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**Pd: la 25enne Scarpa con Bonaccini, 'basta ipoteche, è momento di nuova prima linea'**

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Roma, 27 gen. (Adnkronos) - Classe 1997, nata a Treviso, Rachele Scarpa compirà dopodomani 26 anni. E' la più giovane parlamentare della legislatura. E in questa storia il dato anagrafico conta. "E' arrivato il momento di una nuova prima linea", dice all'Adnkro...

Roma, 27 gen. (Adnkronos) – Classe 1997, nata a Treviso, Rachele Scarpa compirà dopodomani 26 anni. E' la più giovane parlamentare della legislatura. E in questa storia il dato anagrafico conta. "E' arrivato il momento di una nuova prima linea", dice all'Adnkronos la deputata veneta che da ieri fa parte del comitato promotore di Stefano Bonaccini. "Stavolta il rinnovamento non è possibile ma è necessario. E' la prima cosa che ci chiedono gli elettori a ogni iniziativa che facciamo per le primarie".

Onorevole Scarpa, ma non è che va a finire come al solito? Largo alle nuove leve e poi… "Stefano ha usato parole molte chiare, che non offrono grandi margini di interpretazione ed è anche stato uno dei motivi per cui ho deciso di appoggiarlo. E' arrivato il momento di voltare pagina. E su questo mi sembra che ci sia una condivisione da parte di tutti i candidati alla segreteria. Stavolta il cambiamento non è possibile ma è necessario. E il giorno dopo le primarie, chiunque vinca, dovremo sovvertire tutti gli schemi che ci sono stati finora".

Lei parla di 'sovvertire schemi', ma sui giornali si parla del ritorno di D'Alema… "Ogni contributo è prezioso. Nessuno parla di rottamazione, un termine divisivo. Ma è arrivato il momento di una nuova generazione che non può aver su di sé delle ipoteche. C'è una richiesta forte di rinnovamento da parte degli elettori e c'è bisogno di una nuova prima linea e di nuove energie".

Perché una giovane donna come lei ha scelto Bonaccini e non la candidatura 'femminile e femminista' di Elly Schlein? "Ascoltando i candidati, molte cose sono in linea. Sul fatto di tenere insieme giustizia sociale e ambientale, lotta alla precarietà, battaglie femministe mi sembra che tutte le piattaforme siano fortemente progressiste. Ma Bonaccini credo abbia più possibilità di incidere e di rivendicare una nuova visione del Paese che passa da risposte progressiste e coraggiose che ci portino fuori dal governismo di questi anni".

"E' una figura di amministratore molto valida, solida che non dà per scontato il consenso popolare e capace di vincere battaglie, ci ricordiamo tutti lo smacco dato a Salvini… Ma tutte le candidature in campo sono di alto livello e spero insieme si contribuisca a un partito plurale e unitario".

Però più che di unità, si parla di rischio di nuove scissioni. La fase costituente non sembra sia servita a sciogliere i nodi… "Il percorso costituente non è stato portato a termine del tutto e ci lascia la responsabilità, subito dopo il congresso, di spingere ancora più avanti questo percorso coinvolgendo società civile e circoli. Quella fase lì va avanti. E sulla scissione, io non avverto questo rischio. Mi sembra che tutti i candidati abbiano un approccio fortemente unitario anche perché, se una cosa che il nostro elettorato non capirebbe, sarebbe una nuova scissione".