A pochi giorni dai funerali di Marah, il sindaco Matteo Cecchelli è stato raggiunto da una lettera di minacce. L’episodio ha immediatamente acceso l’attenzione delle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’accaduto.
Una lettera di minacce dall’estero dopo i funerali di Marah
Il sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli, ha ricevuto una missiva anonima proveniente dagli Stati Uniti, precisamente da Carol Stream, vicino Chicago.
All’interno, secondo quanto riferito dal primo cittadino, erano presenti insulti, intimidazioni e un linguaggio d’odio legato al suo ruolo nell’organizzazione dei funerali di Marah, la ventenne palestinese morta a Pisa dopo essere giunta in Italia in condizioni gravissime da Gaza.
La giovane, arrivata con un volo umanitario, era stata ricoverata ma è deceduta due giorni dopo l’ingresso in ospedale, stroncata dalla denutrizione e dalle sofferenze accumulate. Il sindaco ha ricordato che Marah riposa ora nel cimitero di San Giuliano Terme, dove è stata sepolta secondo la tradizione islamica.
Una lettera di minacce dall’estero dopo i funerali di Marah: la denuncia del sindaco
Cecchelli ha definito inquietante il fatto che un sindaco italiano possa essere minacciato da oltreoceano per aver mostrato umanità verso una vittima civile. A suo avviso, questo episodio conferma il clima globale di disumanizzazione e l’imbarbarimento del dibattito pubblico. Il primo cittadino ha trasmesso la lettera alle autorità competenti, affinché venga valutata l’ipotesi di reati come incitamento all’odio e intimidazione nei confronti di un’istituzione democratica.
“Oggi sarebbe stato il ventesimo compleanno di Marah. Purtroppo non possiamo farti gli auguri, ma possiamo continuare ad impegnarci per contribuire alla fine di questo massacro“.