> > Proteste a Bologna, distribuzione gratuita di pipe per crack scatena polemiche

Proteste a Bologna, distribuzione gratuita di pipe per crack scatena polemiche

Bologna pipe crack

Bologna, pipe per il crack: la distribuzione pubblica scatena accese polemiche, con dure reazioni da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

A Bologna sta per partire una nuova iniziativa del Comune che prevede la distribuzione di pipe per il crack, con l’obiettivo di ridurre i rischi legati al consumo di questa sostanza. La misura, sebbene motivata da obiettivi di salute pubblica, ha subito suscitato un acceso dibattito politico e sociale.

Pipe gratuite per il crack: il Comune di Bologna avvia la sperimentazione

Secondo quanto previsto dall’amministrazione comunale di Matteo Lepore, esponente del PD, nelle prossime settimane saranno distribuite gratuitamente pipe in alluminio destinate ai consumatori di crack. L’iniziativa rientra in un più ampio programma di riduzione del danno, avviato circa un anno e mezzo fa, con l’obiettivo di limitare gli effetti negativi della sostanza.

Gli strumenti saranno forniti dagli operatori di strada di Asp e potranno essere richiesti anche presso gli spazi dell’organizzazione Fuori Binario, in via Carracci. L’assessora al Welfare, Matilde Madrid, ha spiegato che l’uso di dispositivi adeguati permette di contenere i danni alla salute come sanguinamenti, tracheiti e infezioni derivanti dall’impiego di materiali improvvisati e condivisi.

“Il crack resta una sostanza con gravi effetti sulla salute, ne siamo consapevoli. La politica di riduzione del danno punta principalmente a intercettare queste persone: il 55% sono italiani. La sperimentazione ha dimostrato che l’utilizzo di strumenti adeguati consente di ridurre il consumo e le patologie secondarie come sanguinamenti, tracheiti, infezioni derivate dall’utilizzo di materiali improvvisati e condivisi per questo la estendiamo”.

La sperimentazione include anche la fornitura di kit per il drug checking, utili a testare le sostanze prima del consumo.

Reazioni politiche e polemiche alla decisione del Comune di Bologna

La decisione del Comune ha scatenato forti critiche da parte dei partiti di opposizione. Esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno definito la misura “inaccettabile” e un incentivo al consumo di droga, sottolineando come i fondi pubblici vengano impiegati per agevolare l’uso di sostanze stupefacenti. Alcuni hanno richiamato analogie con le politiche degli anni ’90, contestando l’approccio “di riduzione del danno” e auspicando interventi più orientati alla prevenzione e al recupero dei tossicodipendenti.

“Pipe per il crack distribuite dal Comune di Bologna, a spese dei contribuenti? Questa è follia. La droga è morte e fa schifo. Va fermata, non incentivata”, ha commentato il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini. 

“La scelta del Comune di Bologna, guidato dalla sinistra, di distribuire pipe gratis per il crack ai tossicodipendenti rappresenta un punto di non ritorno. Pd e compagni chiariscono, una volta per tutte, che non hanno alcuna intenzione di combattere la diffusione della droga e di fermare gli spacciatori”, ha aggiunto in una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega.

Fratelli d’Italia, tramite l’europarlamentare Stefano Cavedagna, ha criticato duramente la misura, accusando il sindaco Lepore e la giunta di incoraggiare il consumo e lo spaccio di droghe. Secondo Cavedagna, distribuire pipe gratuite per il crack utilizzando fondi pubblici dei cittadini bolognesi sarebbe inaccettabile e configurerebbe una forma di istigazione a delinquere, promuovendo di fatto l’uso di sostanze stupefacenti.

Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha definito la decisione del Comune un comportamento contrario alla lotta alla diffusione delle droghe, sostenendo che chi cade nella dipendenza dovrebbe essere supportato dalle comunità per uscire dalla crisi, e non agevolato nell’uso delle sostanze. Gasparri ha inoltre definito la scelta dell’amministrazione a guida Pd “una vergogna”.

Dal canto suo, l’assessora Madrid ha ribadito che l’iniziativa punta principalmente a creare un contatto non giudicante con i consumatori, favorendo percorsi di accompagnamento verso i servizi di recupero e riducendo i rischi immediati per la salute.