Intervistato da La Repubblica, Giuliano Pisapia chiarisce la sua posizione sull’intervento della Consulta in merito al fine vita. Ribadisce poi la necessità di approvare al più presto lo Ius culturae e cancellare il Decreto sicurezza.
Pisapia su Renzi, fine vita e ius culturae
“Una sentenza giusta e corretta” per l’ex sindaco di Milano quella pronunciata dalla Consulta sul fine vita. Il provvedimento prevede che, a determinate condizioni, non sia più punibile chi aiuta il prossimo ad andare incontro alla morte. Per Pisapia il tema della “morte dignitosa” è quanto mai attuale, tanto da ricordare che in Parlamento sono state depositate 9 proposte di legge.
“Ogni giorno migliaia di cittadini di ogni età, ormai senza più nessuna aspettativa di vita, giacciono in condizioni di estrema, inutile sofferenza in attesa della morte“, sottolinea. E ribadisce la necessità di un provvedimento a livello parlamentare per evitare che la Consulta si debba sostituire ad un “legislatore incapace di decidere“.
Altra legge che secondo lui è necessaria è quella dello Ius culturae, che riprenderà il suo iter in Commissione Affari Costituzionali alla Camera il 3 ottobre 2019. Il provvedimento prevederebbe la garanzia di cittadinanza ai minori stranieri entrati in Italia prima dei 12 anni che abbiano frequentato un percorso formativo di almeno 5 anni sul territorio nazionale.
Una prova che certifichi anche il cambiamento di passo da parte dei Cinque Stelle, a cui chiede di eliminare “le norme incostituzionali e xenofobe del Decreto sicurezza“.
Parlando infine della scissione di Renzi, si è dimostrato contrario alla scelta dell’ex premier. Allo stesso modo non aveva condiviso la decisione di Bersani di lasciare il Pd per dare vita ad Articolo Uno. E smentisce ogni possibilità di entrare nel Partito Democratico.