Coronavirus, Cacciari contro Conte: "Pandemia? Si sapeva da tempo"

Duro attacco di Massimo Cacciari al governo di Giuseppe Conte per la gestione dell'emergenza coronavirus.

Piovono critiche su Giuseppe Conte e la sua gestione dell’emergenza coronavirus: tra i personaggi più duri nei confronti delle scelte del premier c’è Massimo Cacciari.

Secondo l’ex sindaco di Venezia il comportamento del numero uno dell’esecutivo è un esempio di come non bisognerebbe fare politica.

Coronavirus, Cacciari attacca Conte

Il più grande errore di Conte e di tutte le figure che circondano e consigliano il premier è stato, secondo Cacciari, sottovalutare l’allarme lanciato quando ancora il coronavirus poteva essere fermato prima che si trasformasse in un’epidemia di tale portata.

“Allarmi scientifici su una pandemia c’erano. Perché, allora, non sono stati ascoltati? Perché nessuno si è preoccupato di adeguare la sanità?” chiede il filosofo.

Anche questa, continua, è “mancanza di politica” dal momento che fare politica è “dire ai cittadini che cosa si vuole fare dopo, quali misure (verranno prese, ndr) per ripartire, in quali settori.

Ora manca una politica. Per il momento stanno facendo, e giustamente, quello che gli dicono le autorità sanitarie”.

Covid19 e Unione Europea

In precedenza l’intellettuale aveva già espresso la propria opinione sulle conseguenze della pandemia in Italia e, soprattutto, in Europa. Il coronavirus “sarà una pietra tombale per l’Unione, per quanto la speranza sia l’ultima a morire”, questo il commento di Cacciari in un’intervista rilasciata a Business Insider.

A dare il colpo di grazia all’Ue sono state soprattutto “le ultime decisioni della Germania. L’assassino non è certo il coronavirus sia ben chiaro, hanno cominciato a massacrare l’Europa vent’anni fa quando hanno gestito la moneta unica come fosse il fine e non l’inizio”.