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Vertice Mes, tensione nel governo: M5s contrario al Fondo salva-Stati

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Tensioni nella maggioranza di governo a seguito del vertice sul Mes, con il M5s che rimane contrario all'adozione del Fondo salva-Stati.

Duro scontro nel governo durante il vertice sul Mes tenutosi nella giornata del 28 novembre alla presenza del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Secondo alcune fonti dirette che hanno partecipato all’evento, Pd e Italia Viva avrebbero respinto la proposta del M5s di specificare nel testo della risoluzione il concetto per il quale l’Italia non usufruirà del Mes sanitario. Un’idea ritenuta inaccettabile dai due partiti, anche in vista degli imminenti passaggi parlamentari che avverranno nel corso della prossima settimana.

Vertice Mes, tensione nel governo

Sul Mes il pensiero dei pentastellati è sempre stato intransigente, come conferma anche una fonte diretta: “La nostra linea è che la riforma del Mes si discute in Parlamento e, comunque, va messo nero su bianco che non si userà, mentre altre fonti provenienti dai banchi del M5s descrivono così il vertice: “Nessuno scontro ma, come sempre, un confronto costruttivo quello di oggi pomeriggio in maggioranza. Al di là delle decisioni sulla modifica del Mes, oggetto del prossimo eurogruppo, il M5s ha ribadito la contrarietà all’uso di questo strumento per il nostro Paese. Abbiamo alternative ben più valide e, soprattutto, molto meno onerose dal punto di vista delle condizioni”. Sul tema anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ribadisce: “La divergenza di opinioni è netta, toccherà a Gualtieri trovare una sintesi“.

Protagonista del vertice – durato ben quattro ore – sarebbe stato però il lungo braccio di ferro tra Gualtieri e il ministro degli Ester Luigi Di Maio, con quest’ultimo che avrebbe fatto notare come i numeri per approvare la riforma così com’è non ci sono. Un atteggiamento che ha particolarmente irritato gli esponenti di Italia Viva, che tramite Luigi Marattin hanno dichiarato: “Ma come si fa, nel pieno della seconda ondata a rifiutare i miliardi del Mes? Questo è uno scambio inaccettabile”.

Positivo invece il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: “Abbiamo dato un mandato molto forte al ministro Gualtieri a trattare per rappresentare gli interessi nazionali sia sulla parte che riguarda l’unione bancaria sia su miglioramenti sulla parte Mes. Evidente che poi alla fine, come scritto nelle nostre regole, sarà il Parlamento a dare delle linee di indirizzo prima del vertice dei capi di governo”.