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Quelli che la gita...

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A partire da questo anno scolastico, il ministero ha eliminato la diaria, ossia il compenso che gli insegnanti ricevono per accompagnare gli studenti nei viaggi all'estero. Per questo motivo, molti insegnanti hanno deciso di rinunciare ad accompagnare le classi. Ci sono scuole che appoggiano la...

gita scolastica

A partire da questo anno scolastico, il ministero ha eliminato la diaria, ossia il compenso che gli insegnanti ricevono per accompagnare gli studenti nei viaggi all’estero.

Per questo motivo, molti insegnanti hanno deciso di rinunciare ad accompagnare le classi.

Ci sono scuole che appoggiano la scelta degli insegnanti: il Liceo Linguistico “Maria Adelaide” di Aosta, l’”Alessandro Volta” e il “Massimo D’Azeglio” di Torino, l’”Enrico Fermi” di Massa, i “Leonardo Da Vinci” di Treviso e di Cantù, il “Piero Gobetti” di Bagno a Ripoli, e il “Vittorio Bachelet” di Abbiategrasso.

Ci sono altre scuole in cui si deve ancora decidere se rinunciare o meno alle gite.

In alcune scuole gli studenti sono stati comprensivi e hanno accettato loro malgrado di rinunciare alla gita.

In altre, come al Liceo Classico “Tommaso Parentucelli” di Sarzana, gli studenti hanno scrittouna lettera agli insegnanti per spiegando le loro ragioni per non rinunciare alla gita.

L’eventuale calo dei viaggi di istruzione danneggerebbe non poco il settore del turismo.

Si consideri che il turismo scolastico coinvolge 1 300 000 studenti delle scuole superiori per un faturato superiore ai 370 milioni di euro.

È stato calcolato che la disdetta delle settimane bianche in Friuli, comporterà una perdita pari a 600 000€.

Un’agenzia, la Zani viaggi di Milano, ha intenzione di pagare una diaria di 80 € agli insegnanti.

Ci sono comunque scuole che continueranno ad effettuare i viaggi d’istruzione, e i soldi per quelli non mancano.

Per le elementari la diaria non c’è mai stata e i viaggi sono brevi.

Al Liceo Scientifico “Louis Pasteur” di Roma, gli studenti pagano un extra di 10-20€ per la diaria degli insegnanti.

Una cosa molto importante, per i presidi, è che il viaggio di istruzione abbia una valenza didattica, e non sia solo uno svago.

Per esempio all’Istituto Professionale per il Turismo “Bertarelli” di Milano, le gite sono considerate ore di insegnamento, e sono utili agli studenti stranieri per imperare a conoscere il territorio della Lombardia.

Libera, l’associazione di Don Ciotti, propone per le scuole il progetto “Il g(i)usto di viaggiare”, alla scoperta della Sicilia antimafiosa.

Fonti:

Io Donna del Corriere della Sera 06.11.2010