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Riforma della giustizia Cartabia, deputato Raffaele Trano: "Porcata estiva da Corea del Nord"

Riforma Giustizia Raffaele Trano

Parole non proprio leggere quelle espresse dal deputato Raffaele Trano in merito alla riforma sulla Giustizia: non mancano le polemiche.

La riforma sulla Giustizia continua a tenere banco e ad aprire dibattiti sempre più forti. L’ultima polemica nasce dalle parole del deputato Raffaele Trano de L’Alternativa C’è.

Riforma della Giustizia, polemica di Trano contro ministro Cartabia 

Il deputato è intervenuto nell’aula di Montecitorio per parlare del disegno di legge inerente la riforma del processo penale. “In Parlamento si taglia il dibattito, si azzera il confronto, si zittiscono le minoranze e si annulla la dialettica tra le forze di maggioranza e di opposizione” ha commentato Trano. 

Riforma della Giustizia, Trano cita la Corea del Nord 

L’esponente politico non è andato tanto per il sottile e ha citato anche altri Paesi, scatenando diverse polemiche. “Si procede a colpi di fiducia in Aula e di ghigliottina nelle Commissioni, tutto questo sta assumendo esattamente la parvenza, ma forse non solo la parvenza, di un regime totalitario. Nonostante in questo Parlamento siedano rappresentanti della Repubblica italiana e non della Corea del Nord, la democrazia diventa un concetto relativo, lontano da quello espresso dai padri costituenti” ha dichiarato il deputato de L’Alternativa C’è.

Riforma sulla Giustizia, le novità in campo 

C’è l’accordo sulla riforma della Giustizia voluta dal ministro Marta Cartabia. Nel corso del Consiglio del Ministri, che si è tenuto nella giornata di giovedì 29 luglio 2021, è stato raggiunto un punto d’incontro per ciò che riguarda l’allungamento dei tempi per i delitti di mafia che potranno durare fino a 6 anni in appello. Si tratta questa di una proposta che, grazie alla mediazione del Partito Democratico con il ministro Andrea Orlando, ha portato a rimuovere diversi dubbi anche da parte dei grillini circa l’improcedibilità dell’articolo 416 bis.1 del codice penale. 

Esistono diverse novità con la nuova riforma della Giustizia. Per le persone assolte esiste infatti il diritto di oblio sui motori di ricerca. Arriva invece l’arresto in flagranza per compagno, marito ed ex marito violento che violano i provvedimenti di allontanamento dalla casa di famiglia. Ciò vale anche per il divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa. Si tratta nello specifico di violazioni che da quasi 20 anni erano state giudicate come reati autonomi e non invece come aggravanti: in questo caso specifico non esisteva però l’arresto in flagranza, adesso tutto cambia in tal senso.