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Il 24 novembre, la Duma di Stato della Russia ha approvato un pacchetto di leggi che esentano i funzionari pubblici dall’obbligo di presentare dichiarazioni finanziarie annuali. Questa decisione, secondo i legislatori, rappresenta un passo fondamentale per modernizzare il sistema di monitoraggio finanziario.
Il nuovo sistema di monitoraggio
Le nuove normative prevedono che il controllo delle finanze dei funzionari e dei loro familiari stretti avvenga attraverso un sistema statale riservato, noto come Poseidon.
Questo sistema permette di monitorare in tempo reale redditi, beni e proprietà, integrandosi con altre banche dati governative, tra cui l’agenzia fiscale federale e l’ente di vigilanza finanziaria Rosfinmonitoring.
Accesso e limitazioni
Solo le autorità governative autorizzate, come l’Amministrazione Presidenziale e il Servizio Federale di Protezione, avranno accesso diretto al sistema Poseidon. Questo cambiamento è stato descritto da Vasily Piskaryov, un deputato del partito di governo Russia Unita, come necessario per rispondere più rapidamente a eventuali reati legati alla corruzione, abbandonando un sistema considerato obsoleto.
Obblighi rimanenti e tempistiche
Nonostante le nuove disposizioni, i funzionari continueranno a dover presentare dichiarazioni finanziarie quando assumeranno nuovi incarichi, cambieranno ente o effettueranno acquisti che superano il reddito familiare combinato degli ultimi tre anni. Queste prescrizioni rimangono in vigore per garantire una certa trasparenza nel settore pubblico.
Timeline per l’implementazione
Le modifiche proposte entreranno in vigore il 1° gennaio, a condizione che siano approvate dal Consiglio della Federazione e firmate dal presidente Vladimir Putin. La legge è stata presentata dai deputati di tutte le fazioni della Duma solo dieci giorni prima della votazione, ma ha suscitato critiche da parte dei membri del Partito Comunista durante il dibattito.
Contesto e implicazioni più ampie
Questa riforma arriva in un momento delicato, dato che nel dicembre Putin aveva sospeso la pubblicazione obbligatoria delle dichiarazioni finanziarie dei funzionari a causa del conflitto in Ucraina. Dopo questo annuncio, molte dichiarazioni precedentemente disponibili sui siti ufficiali hanno cominciato a scomparire.
Fino a quel momento, la legge russa richiedeva ai funzionari pubblici di divulgare i propri redditi e beni, nonché quelli dei membri della famiglia immediata, in base a un framework anti-corruzione introdotto nel 2008. Con l’adozione di queste nuove leggi, il panorama della trasparenza finanziaria in Russia sta per subire un cambiamento significativo, sollevando interrogativi sulla capacità del governo di combattere la corruzione.
In conclusione, la riforma approvata dalla Duma di Stato rappresenta un tentativo di rinnovare il sistema di controllo finanziario, ma lascia aperti numerosi dubbi riguardo alla trasparenza e all’efficacia delle misure contro la corruzione nel paese. La comunità internazionale osserverà con attenzione come si svilupperà questa situazione e quali saranno le conseguenze per la governance russa.