Gli spari contro un ladro a Rovigo hanno acceso nuovamente il dibattito sulla legittima difesa in Italia. L’episodio è avvenuto lunedì pomeriggio a Grignano Polesine, quando un uomo di 68 anni, trovandosi faccia a faccia con una banda di malviventi entrata nella sua villa, ha aperto il fuoco. La Procura di Rovigo ha chiarito che il proprietario di casa non è indagato e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta sul caso.
Rovigo, spari in casa contro il ladro: nessuna indagine
A Grignano Polesine, frazione di Rovigo, un uomo di 68 anni ha sparato a un ladro che si era introdotto nella sua abitazione. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì, quando due o tre malviventi, armati e con il volto coperto, avrebbero tentato una rapina nella sua villa. Colto di sorpresa, il proprietario ha impugnato l’arma regolarmente detenuta e ha aperto il fuoco, colpendo uno dei ladri.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia scientifica, il ferito avrebbe lasciato tracce di sangue, ma insieme ai complici si è dato alla fuga nelle campagne circostanti.
La Procura di Rovigo ha confermato che l’uomo non è al momento indagato, in linea con le nuove norme sulla legittima difesa, sottolineando che l’azione è avvenuta all’interno della casa e non all’esterno.
Rovigo, spari in casa contro il ladro: nessuna indagine. Meloni: “Difesa sempre legittima”
L’episodio ha rapidamente suscitato l’attenzione della premier Giorgia Meloni, che sui social ha scritto: “La difesa è sempre legittima”, ribadendo il principio secondo cui chi reagisce per proteggere se stesso o la propria abitazione non rischia conseguenze penali. La squadra Mobile di Rovigo, insieme alle Volanti e alla Polizia Scientifica, sta raccogliendo testimonianze, visionando le telecamere e cercando di identificare i responsabili della tentata rapina.
La Procura procede “contro ignoti per il delitto di tentata rapina aggravata”, mentre il 68enne, visibilmente scosso ma lucido, ha confermato di aver agito per difendere la propria incolumità.
L’episodio riaccende il dibattito sulla legittima difesa domiciliare, rafforzata dalle recenti modifiche legislative che tutelano chi reagisce in situazioni di pericolo immediato all’interno della propria abitazione.
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