Marta Lodola Durante il pomeriggio del 28 agosto a Milano, mentre il ministro dell’interno Matteo Salvini si trovava in Prefettura in compagnia del primo ministro ungherese Viktor Orban, in piazza San Babila si è alzata una voce di protesta dal presidio “Europa Senza Muri”. Per tutta la durata dell’incontro tra due dei principali rappresentanti europei della linea dura contro l’immigrazione, che auspica una rigida chiusura dei confini dell’Europa verso l’esterno, centinaia di persone hanno alzato a loro volta la voce per manifestare il loro dissenso e dimostrare soprattutto al vicepremier Matteo Salvini che c’è una parte di Italia che non lo ha seguito durante il caso Aquarius, durante il caso Diciotti e che non lo segue nemmeno ora.
Salvini? “Reo con Fesso”
La voce dei manifestanti paventa delle perplessità piuttosto fondate riguardo alla linea antieuropeista del governo attuale, dubbi che si basano sulla credenza comune nel rispetto dell’accoglienza e dell’inviolabilità dei diritti della persona. Tra chi protesta c’è anche chi scherza “Salvini ha ammesso di essere reo confesso, ecco io credo che lui sia reo e stia con un fesso (Luigi Di Maio ndr)”. La cosa che più spaventa i civili in piazza è la presa di posizione radicale del leader del Carroccio sulla questione europea “Ci ha fatto fare una figuraccia con l’Europa, abbiamo fatto un summit che è diventato una barzelletta”.
San Babila gremita di manifestanti
Il presidio di protesta contro la linea sovranista di Matteo Salvini e Viktor Orban è stato lanciato dall’associazione Europa Senza Muri, da cui il sit-in ha preso nome, la stessa che più di due anni fa ha lanciato la manifestazione per i diritti dei miganti, e da I sentinelli di Milano. I manifestanti hanno cercato di far sentire la loro voce, al grido di “so so so solidarité”, fino alla Prefettura, a soli 450 metri da Piazza San Babila.
