> > Scudo penale per i medici, ok dal CdM: tutte le novità e le regole

Scudo penale per i medici, ok dal CdM: tutte le novità e le regole

scudo penale medici

Scudo penale per i medici: punibilità solo per colpa grave se rispettate le linee guida, le principali novità.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato una nuova legge che ridefinisce la responsabilità penale dei medici, introducendo in modo stabile il cosiddetto scudo penale. La misura mira a tutelare gli operatori sanitari da conseguenze legali in caso di errori non intenzionali, garantendo al contempo maggiore serenità nello svolgimento della professione e migliorando l’efficienza del sistema sanitario.

Scudo penale per i medici: approvazione definitiva dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge delega volto a riformare le professioni sanitarie e a ridefinire la responsabilità penale dei medici, stabilendo che questi ultimi siano perseguibili solo in caso di colpa grave. La nuova normativa introduce in maniera permanente lo scudo penale, già applicato durante la pandemia di Covid-19, estendendone gli effetti a tutti gli esercenti le professioni sanitarie. Secondo il testo, il medico che segue linee guida ufficiali o buone pratiche clinico-assistenziali sarà punibile solo per negligenza grave, tenendo conto di fattori come scarsità di risorse, complessità della patologia, urgenza dei casi, limiti scientifici e carenze organizzative.

La riforma mira a creare un contesto operativo più sereno per i medici, riducendo le pressioni derivanti dalla cosiddetta medicina difensiva, ossia la pratica di prescrivere esami o procedure non strettamente necessarie per proteggersi da potenziali denunce. I ministri della Salute e della Giustizia hanno sottolineato che la misura non compromette i diritti dei cittadini al risarcimento dei danni, ma permette agli operatori sanitari di concentrarsi sulle cure effettive dei pazienti.

La norma è stata accolta positivamente dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici, che ne evidenzia l’utilità anche nell’alleviare il carico di procedimenti giudiziari spesso infondati.

Scudo penale medici, il CdM dà il via libera: cosa prevede, le nuove regole

Il provvedimento interviene in modo strutturale sulla responsabilità professionale dei medici, con l’obiettivo di limitare le conseguenze della medicina difensiva e migliorare l’efficienza del servizio sanitario. Studi recenti evidenziano come pratiche difensive comportino costi aggiuntivi per il sistema – stimati attorno ai 10-11 miliardi l’anno – e ritardi nelle cure dei pazienti realmente bisognosi. La legge definisce chiaramente le condizioni in cui il medico può essere considerato responsabile, distinguendo tra casi di negligenza grave e situazioni in cui i protocolli sono stati rispettati nonostante le difficoltà operative.

Il nuovo quadro normativo, inoltre, dovrebbe alleggerire il carico giudiziario, considerando che la quasi totalità delle denunce contro il personale sanitario – circa il 97% – si conclude con archiviazioni o proscioglimenti.

L’intento della riforma, dunque, è duplice: tutelare i medici da azioni legali ingiustificate e promuovere una maggiore appropriatezza prescrittiva, evitando interventi superflui che gravano sia sulle casse delle ASL che sui tempi di attesa per i pazienti. Gli esperti sottolineano come questa misura possa beneficiare l’intero sistema sanitario, rendendo più efficiente la gestione delle risorse e garantendo cure tempestive e adeguate.