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SOI: degenerazione maculare è curabile, serve sensibilizzare

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Milano, 10 ago. (askanews) - "La degenerazione maculare, che si presenta in diverse forme, è la principale responsabilità dei 7mila medici oculisti italiani. Abbiamo degli strumenti, non totali, ma che comunque vengono utilizzati solo al 30%, per motivazioni politiche, organizzative e anche econ...

Milano, 10 ago. (askanews) – “La degenerazione maculare, che si presenta in diverse forme, è la principale responsabilità dei 7mila medici oculisti italiani. Abbiamo degli strumenti, non totali, ma che comunque vengono utilizzati solo al 30%, per motivazioni politiche, organizzative e anche economiche. Quindi dobbiamo attirare l’attenzione per avere un sostegno adeguato, perché dobbiamo dare assistenza al 100% delle persone affette da questa patologia, che impedisce alle persone di leggere anche solo un estratto conto bancario”. Lo ha detto ad askanews il dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana.

“La degenerazione maculare colpisce una persona su tre dopo i 75 anni, ma comincia a manifestarsi dopo i 50 anni. Cosa possiamo fare? Abbiamo le terapie intravitreali, ma abbiamo anche delle difficoltà nell’erogarle, quindi dobbiamo tutti insieme farci carico di creare sensibilità, anche da parte delle persone che non ne soffrono, verso questo problema che prima o poi può colpire chiunque, non ci sono persone esenti”.

“In estate chi soffre di degenerazione maculare deve fare attenzione alle variazioni di vista, perché questo è un problema progressivo. Quando questo succede occorre farsi controllare, per poter modulare la terapia idonea. Oggi le abbiamo, anche se con delle difficoltà di accesso. Ma i medici oculisti non vanno in vacanza e l’importante è creare una cultura di non rimandare le cure: abbiamo le possibilità di sostenere tutte le persone”.