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Stalking e violenza: due arresti domiciliari nel Ravennate

Due arresti domiciliari per stalking e violenza nel Ravennate

Due uomini posti agli arresti domiciliari per stalking nei confronti delle ex fidanzate.

Due arresti per stalking a Lavezzola

Due uomini, di 34 e 32 anni, sono stati posti agli arresti domiciliari a Lavezzola, nel Ravennate, con l’accusa di stalking nei confronti delle loro ex fidanzate. L’intervento dei carabinieri è scattato dopo la richiesta di aiuto delle due donne, che hanno denunciato comportamenti minacciosi e molesti da parte dei loro ex compagni.

Le denunce delle vittime

La prima denuncia è stata presentata il 21 maggio, quando una giovane si è recata in caserma per segnalare le molestie ricevute dall’ex fidanzato. Secondo il racconto della vittima, l’uomo la contattava incessantemente tramite messaggi WhatsApp e vocali, minacciandola e creando un clima di paura. La denuncia ha permesso di ricostruire una serie di episodi di violenza psicologica che si erano verificati nel recente passato.

Successivamente, i carabinieri sono intervenuti anche per un’altra giovane, che stava ricevendo messaggi, audio e video contenenti minacce e insulti dal suo ex compagno. Anche in questo caso, la denuncia ha rivelato un quadro preoccupante, con comportamenti aggressivi che si protraevano da oltre due anni.

Le misure cautelari adottate

Il Tribunale di Ravenna ha deciso di applicare nei confronti dei due uomini il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalle persone offese. Inoltre, è stato disposto l’uso del braccialetto elettronico per monitorare i loro spostamenti. Questa misura cautelare è stata adottata per garantire la sicurezza delle vittime e prevenire ulteriori episodi di violenza.

Il caso di Lavezzola mette in luce un problema sempre più attuale e preoccupante: la violenza di genere e lo stalking. Le istituzioni sono chiamate a intervenire con decisione per proteggere le vittime e garantire loro un supporto adeguato. È fondamentale che le donne si sentano libere di denunciare senza timore di ritorsioni, affinché episodi come questi possano essere affrontati e risolti con la massima serietà.