Il caso giudiziario che coinvolge Alfonso Signorini ha acceso un dibattito tra media, social e mondo dello spettacolo, mettendo in luce il confine sempre più sottile tra informazione e giudizio pubblico. In questo contesto, Stefania Orlando interviene per difendere il conduttore.
Stefania Orlando e Alfonso Signorini: un legame professionale e umano che dura nel tempo
Stefania Orlando ha scelto di parlare apertamente del Grande Fratello e di Alfonso Signorini, unendo la sua esperienza da concorrente del reality a un rapporto personale che risale a oltre vent’anni fa. La conduttrice e showgirl ha lavorato fianco a fianco con Signorini sia nel corso di due edizioni del GF sia ai tempi de I Fatti Vostri, condividendo il set con il compianto Fabrizio Frizzi. Un percorso comune che oggi la porta a intervenire con parole di sostegno in un momento particolarmente complesso per il collega.
In un’intervista alla Gazzetta di Siena, Orlando ha sottolineato: “Conosco Alfonso da più di 20 anni, ci ho lavorato insieme per una stagione a I Fatti Vostri con il grande Fabrizio Frizzi. Ho avuto con lui un bellissimo rapporto e umanamente mi dispiace per tutta la shitstorm che gli sta arrivando addosso”.
“Lo conosco bene, lui…” Signorini, Stefania Orlando rompe il silenzio e prende posizione
Nel corso della stessa intervista, Stefania Orlando ha voluto chiarire anche la propria posizione riguardo alla vicenda giudiziaria che coinvolge Signorini, sottolineando come il clamore mediatico abbia superato ogni limite. La showgirl ha ricordato l’importanza di lasciare che i processi si svolgano esclusivamente nelle sedi competenti: “È giusto che la procura faccia le sue indagini ed è giusto che chi, eventualmente, ha sbagliato, paghi… Così come non è giusta tutta questa gogna che sta subendo”.
Critica severamente il ruolo dei social e dell’opinione pubblica digitale, accusati di anticipare sentenze e creare una condanna preventiva: “I processi vanno fatti in tribunale. È tremendo quello che sta succedendo sul web, dove è già stata emessa la sentenza”.
A chiusura del suo intervento, Orlando ribadisce un principio fondamentale: “Io dico solo che sia fatta giustizia nel modo più consono”, sottolineando la necessità di rispetto delle regole, dei tempi della magistratura e della presunzione d’innocenza, senza cedere alla spettacolarizzazione dei fatti.