> > Monreale, la verità dietro la strage: il fermo e le accuse su Samuel Acquisto

Monreale, la verità dietro la strage: il fermo e le accuse su Samuel Acquisto

strage di monreale

Strage di Monreale: il gip convalida il fermo di Samuel Acquisto, ritenuto responsabile della sparatoria. Gli aggiornamenti sulle indagini in corso.

La strage di Monreale, avvenuta il 26 aprile, ha scosso profondamente la comunità siciliana, portando alla morte di tre giovani in una sparatoria che ha scatenato interrogativi e preoccupazione. Dopo giorni di indagini, il gip di Palermo ha convalidato il fermo di Samuel Acquisto, un ragazzo di 18 anni proveniente dal quartiere Zen di Palermo, accusato di essere coinvolto nell’atroce episodio.

Mentre le indagini proseguono, emergono nuovi dettagli che potrebbero fare luce sul drammatico caso.

Strage di Monreale, fermo di Samuel Acquisto: la confessione al gip

Come l’altro giovane dello Zen coinvolto nella strage di Monreale, anche Samuel Acquisto, 18 anni, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al gip Ivana Vassallo. Tuttavia, assistito dal suo avvocato Riccardo Bellotta, ha rilasciato brevi dichiarazioni spontanee, negando di essere stato coinvolto nella tragedia in cui, il 26 aprile scorso, hanno perso la vita Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo.

Acquisto ha ammesso di essere presente nella piazza durante la sparatoria e di esserci arrivato a bordo di una Bmw Gs, ma ha negato di aver sparato o di essere stato in compagnia di Salvatore Calavaruso al momento della strage.

“Quando hanno sparato io non c’ero, ho sentito i colpi di pistola e sono tornato indietro”.

Le dichiarazioni di otto testimoni e i filmati di diverse telecamere di sorveglianza contraddicono la sua versione dei fatti. Nonostante le sue dichiarazioni, il gip di Palermo, Ivana Vassallo, ha convalidato il fermo: Acquisto è accusato di concorso in strage.

Strage di Monreale, fermo di Samuel Acquisto: la verità

Secondo l’accusa, ha preso parte alla rissa tra due gruppi, uno di monrealesi e l’altro di palermitani, e ha incitato l’amico Salvatore Calvaruso a sparare sulla folla. Questa ricostruzione è sostenuta dalla testimonianza di un testimone oculare. I pubblici ministeri Luisa Vittoria Campanile e Felice De Benedittis lo avrebbero definito un “istigatore“.

I carabinieri sono al lavoro per identificare gli altri responsabili della rissa e della sparatoria. Il quadro resta confuso, soprattutto per il panico vissuto da chi era presente il 26 aprile a Monreale. La dinamica dell’accaduto, tra chi c’era, chi ha sparato e con quale arma, è ancora in fase di chiarimento.