> > Superlega: Reichart, 'anche Champions esclude campioni nazionali, nostro...

Superlega: Reichart, 'anche Champions esclude campioni nazionali, nostro format è aperto'

default featured image 3 1200x900

Roma, 22 dic. - (Adnkronos) - "Prima di tutto bisogna dire che anche l’attuale Champions League esclude alcuni campioni dei tornei domestici. Ci sono alcuni vincitori di campionati che non vi prendono parte. Non è giusto". Questa la risposta del Ceo di A22 Bernd Reichart a Tut...

Roma, 22 dic. – (Adnkronos) – "Prima di tutto bisogna dire che anche l’attuale Champions League esclude alcuni campioni dei tornei domestici. Ci sono alcuni vincitori di campionati che non vi prendono parte. Non è giusto". Questa la risposta del Ceo di A22 Bernd Reichart a Tutti convocati su Radio 24, alla domanda sull'accesso al primo livello della nuova Superlega per i vincitori dei campionati nazionali. Reichart ha poi proseguito a Tutti convocati: "I campioni dei tornei nazionali sono trattati in maniera iniqua ed è ingiusto nei confronti del merito sportivo se qualcuno dalle leghe maggiori entra direttamente e altri, da quelle minori, deve giocare tre o quattro turni preliminari. Ovviamente il nostro format è aperto a suggerimenti. Ci piacerebbe ricevere feedback, ma riteniamo ci sia un buon equilibrio tra apertura, con la possibilità per chi disputa un buon campionato di accedere al torneo, e l’obiettivo di dare stabilità e crescita grazie al fatto di partecipare".

Il Ceo di A22 ha poi aggiunto: "Molte squadre in passato sono entrate in Champions League, penso ai campioni di Belgio, Scozia, Serbia o Austria, e poi sono uscite in dicembre. Questa non significa avere un’opportunità di crescita, ma partecipare a una lotteria. Con il nostro sistema, se hai disputato una buona stagione nel tuo campionato accedi alla Blue League, hai un minimo di 14 partite garantite tra agosto e aprile per consolidare il tuo percorso a livello europeo, giocando con i tuoi pari e provare a essere promosso alla lega superiore: questa è realmente un’opportunità di diventare un club diverso, investendo i ricavi che ottieni nella squadra, nelle infrastrutture, nelle academy e nel calcio femminile. L’attuale Champions League è una botta e via, non un’opportunità di crescita".