Bondi Beach, simbolo della vivace vita costiera di Sydney, è stata improvvisamente scossa da un evento drammatico che ha colpito turisti e residenti. Un attentato in piena spiaggia ha generato panico e confusione, mentre le autorità cercano di far luce sulla dinamica e garantire la sicurezza dei presenti. L’episodio assume una particolare rilevanza anche perché ha coinvolto una comunità riunita per celebrare una delle principali festività ebraiche, Hanukkah, trasformando un momento di festa in una situazione di emergenza.
Sydney, attentato a Bondi Beach: intervento della polizia e contesto della festa ebraica
La polizia australiana, come riportato sui social, ha confermato di aver arrestato due sospetti, ma le operazioni sono ancora in corso alla ricerca di eventuali altri coinvolti. Le autorità hanno invitato la popolazione a evitare la zona e a seguire scrupolosamente le indicazioni ufficiali. L’episodio è avvenuto mentre circa 2.000 membri della comunità ebraica celebravano il primo giorno di Hanukkah, la tradizionale ‘Festa delle Luci’. Jeremy Leibler, presidente della Zionist Federation of Australia, ha sottolineato lo choc della comunità e la necessità di mantenere alta la vigilanza.
“La comunità ebraica è sotto shock. Circa 2.000 membri stavano celebrando Hanukkah accendendo insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta”.
Two people are in police custody at Bondi Beach; however, the police operation is ongoing and we continue to urge people to avoid the area.
Please obey ALL police directions. Do not cross police lines.
— NSW Police Force (@nswpolice) December 14, 2025
Sydney, attentato a Bondi Beach durante la festa ebraica: “Ci sono morti e feriti”
Intorno alle 19:30 locali (le 9:30 italiane), Bondi Beach, una delle spiagge più celebri e frequentate di Sydney, è stata teatro di una sparatoria. Al momento le informazioni disponibili sono frammentarie: secondo i media locali, diverse persone sarebbero rimaste ferite e ci sarebbero morti. Sui social network circolano immagini di persone a terra mentre vengono sottoposte a rianimazione. Testimoni raccontano di panico e confusione, con alcuni presenti che hanno cercato rifugio in acqua per mettersi in salvo. Inoltre hanno riferito che un uomo sarebbe sceso da un veicolo a Campbell Parade e avrebbe aperto il fuoco. Ulteriori riprese dalla scena mostrerebbero due persone vestite di nero impegnate a sparare sulla spiaggia.
Nella sparatoria a Sydney, come riportato da The Australian e Sky News Australia, almeno dodici persone sono rimaste uccise a Bondi Beach, mentre una trentina sono rimaste ferite. Tra le vittime, come dichiarato da Times of Israel, si conterebbe anche il rabbino di Sydney, Eli Schlanger.
L’area di Bondi Beach, a Sydney, dove si stava svolgendo l’evento di Hanukkah, è stata evacuata a causa del sospetto rinvenimento di ordigni esplosivi improvvisati, secondo quanto riferito dalla polizia del Nuovo Galles del Sud. Un passante avrebbe disarmato uno degli aggressori presenti sulla spiaggia. Secondo le ricostruzioni, due uomini armati di fucili semiautomatici hanno aperto il fuoco da un ponte sopra un parcheggio vicino alla spiaggia, provocando il panico tra i presenti. Al momento rimane incerta la sorte dei due attentatori, contrariamente a quanto era stato inizialmente riportato da alcuni media.
La comunità internazionale ha reagito con sgomento. Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha condannato l’attacco come un gesto crudele rivolto agli ebrei e ha sollecitato le autorità australiane a intensificare gli sforzi per contrastare l’antisemitismo nel Paese.
⚠️ ATTENZIONE, IMMAGINI SENSIBILI:
Video dal drone, di «The Sons Of Man», degli attentatori a Bondi Beach, Sydney. Secondo https://t.co/mt20V9QhWw il bilancio della sparatoria è di 10 morti. Secondo la polizia australiana i due attentatori sono sotto custodia. pic.twitter.com/WB3mxRmGNU
— Estero 24H 🌍 – Notizie dal Mondo 🗞️ (@estero24hnews) December 14, 2025