> > Brasile, Bolsonaro condannato per tentato colpo di Stato: "Niente più ricorsi"

Brasile, Bolsonaro condannato per tentato colpo di Stato: "Niente più ricorsi"

condanna bolsonaro

La Corte Suprema brasiliana ha dichiarato definitiva la condanna dell’ex presidente Jair Bolsonaro, escludendo ulteriori ricorsi.

La Corte Suprema brasiliana ha confermato la condanna dell’ex presidente Jair Bolsonaro a 27 anni per il tentato colpo di Stato del 2023, escludendo ogni possibilità di ricorso. Bolsonaro ha iniziato a scontare la pena in carcere, segnando un momento senza precedenti nella storia politica del Brasile.

Tentato colpo di Stato e condanna definitiva per Bolsonaro: le reazioni

L’arresto di Bolsonaro ha suscitato reazioni contrastanti tra sostenitori e oppositori, raccolti fuori dalla sede della polizia federale. Alcuni hanno chiesto il suo immediato rilascio, mentre altri hanno accolto la notizia con sollievo. Nonostante il sostegno internazionale, in particolare da parte del presidente statunitense Donald Trump, che ha definito il processo una “caccia alle streghe”, le misure a favore di Bolsonaro non hanno impedito l’esecuzione della condanna.

Nel frattempo, le relazioni tra Brasile e Stati Uniti hanno mostrato segni di miglioramento, con l’incontro tra Lula e Trump al vertice Asean di ottobre e la riduzione dei dazi precedentemente aumentati su alcune esportazioni brasiliane.

Tentato colpo di Stato e condanna definitiva per Bolsonaro: “Niente più ricorsi”

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha iniziato a scontare la pena di 27 anni e 3 mesi di reclusione per il tentato colpo di Stato del 2023, segnando un momento storico nella politica brasiliana. Il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha chiarito che la difesa non potrà più presentare ricorsi: “Non c’è la possibilità legale di un altro appello”, ha dichiarato nella sua decisione.

La misura arriva dopo l’arresto preventivo di sabato, quando Bolsonaro, precedentemente agli arresti domiciliari da agosto, aveva tentato di manomettere il braccialetto elettronico. L’ex presidente ha attribuito l’episodio a “allucinazioni”, ipotesi respinta dal giudice.

La detenzione avviene in una cella singola di 12 metri quadrati presso la polizia federale di Brasilia, che sarebbe dotata di bagno privato, aria condizionata, letto, televisore e scrivania. Avrà accesso libero a medici e avvocati, mentre gli altri visitatori necessiteranno dell’approvazione della Corte Suprema.

L’ex presidente è stato giudicato colpevole di guida di un’organizzazione criminale armata, tentato rovesciamento dello Stato democratico e complotto per l’uccisione del presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva, del vicepresidente Geraldo Alckmin e del giudice de Moraes.