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Nell’ultima settimana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato la sua intenzione di scegliere un nuovo presidente per la Federal Reserve che non solo mantenga i tassi d’interesse bassi, ma che non si discosti mai dalla sua linea di pensiero. Questa affermazione è stata fatta mentre il processo di selezione per il successore dell’attuale presidente, Jerome Powell, è in corso.
Le aspettative di Trump per la nuova leadership della Fed
Trump ha sottolineato attraverso un post sui social media che desidera un presidente della Fed che non danneggi il mercato, specialmente in un periodo di crescita economica. “Voglio che il mio nuovo presidente della Fed abbassi i tassi d’interesse se il mercato si comporta bene, non che lo distrugga senza motivo”, ha affermato. La sua visione è chiara: l’America deve essere premiata per il suo successo, non punita.
Le pressioni esercitate su Powell
Fin dal suo rientro in carica, Trump ha esercitato una pressione costante su Powell affinché riducesse i tassi d’interesse, ritenendoli cruciali per stimolare la crescita economica. In diverse occasioni, il presidente non ha esitato a criticare Powell, definendolo un “numbskull” e un “grande perdente”, esprimendo così la sua frustrazione per le politiche monetarie che non soddisfacevano le sue aspettative.
Il contesto economico e le decisioni della Fed
Attualmente, la Federal Reserve ha già effettuato tre riduzioni dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, portandoli tra il 3,5% e il 3,75% a metà dicembre. Tuttavia, Trump ha suggerito che dovrebbero scendere fino al 1%. Tassi d’interesse più bassi rendono più accessibile il prestito di denaro e incentivano la spesa, ma un abbassamento eccessivo o troppo rapido potrebbe aumentare il rischio di inflazione.
Reazioni e preoccupazioni sulla politica monetaria
Le dichiarazioni di Trump riguardo alla selezione del nuovo presidente della Fed hanno sollevato preoccupazioni sulla indipendenza della banca centrale dagli interessi politici, una tradizione consolidata negli Stati Uniti. Secondo Michael Sandel, storico della Federal Reserve e Chief Investment Officer presso Potomac River Capital, il messaggio di Trump è chiaro: il futuro presidente della Fed dovrà adattarsi alle sue esigenze e convinzioni.
Le candidature per la successione di Powell
Numerosi nomi sono stati avanzati come possibili successori di Powell. Tra questi, Kevin Hassett, attuale direttore del National Economic Council, Kevin Warsh, ex governatore della Fed, e Christopher Waller, attuale governatore. Hassett, in particolare, ha già espresso la necessità di continuare a ridurre i tassi d’interesse, nonostante recenti dati economici suggeriscano che l’economia statunitense sta performando meglio del previsto.
Le prospettive economiche
Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto del 4,3% nel terzo trimestre, superando le previsioni iniziali. Questa crescita è stata in gran parte alimentata dalla spesa dei consumatori e dalle esportazioni. Sandel prevede che Hassett potrebbe essere il candidato più forte per la posizione, dato il suo rapporto di lavoro con Trump e la sua capacità di comunicare efficacemente le sue ideologie economiche.
In conclusione, la scelta del nuovo presidente della Federal Reserve potrebbe avere un impatto significativo sulla politica monetaria statunitense e sull’economia in generale. Con la pressione esercitata da Trump e le attese di ulteriori riduzioni dei tassi, il futuro della Fed appare incerto, con potenziali conseguenze per i mercati e per la salute economica del paese.