La tensione commerciale tra Stati Uniti e India è nuovamente aumentata dopo l’annuncio di Donald Trump di un aumento record dei dazi sulle importazioni indiane. Questa mossa segna un netto inasprimento delle relazioni economiche tra i due Paesi, rischiando di complicare ulteriormente i rapporti commerciali e geopolitici tra Washington e Nuova Delhi e mettendo in dubbio gli obiettivi di cooperazione economica a lungo termine.
Trump contro l’India, dazi stravolti: le ragioni dietro l’inasprimento
Donald Trump, attraverso un post pubblicato su Truth Social, ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla sua decisione di aumentare significativamente i dazi sulle importazioni provenienti dall’India. Secondo quanto riportato dal presidente, il governo indiano non solo continua ad acquistare ingenti quantità di petrolio russo, ma ne rivende anche gran parte sul mercato internazionale, ottenendo così profitti considerevoli.
Inoltre, Trump ha sottolineato come all’India non importerebbe l’impatto umano del conflitto in Ucraina, definendo tale atteggiamento una delle ragioni principali per l’inasprimento delle tariffe doganali a suo carico. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sull’entità esatta dell’aumento dei dazi.
Il 30 luglio, Donald Trump ha annunciato l’intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni provenienti dall’India, evidenziando il significativo deficit commerciale degli Stati Uniti con il Paese asiatico. Pur definendo l’India un alleato, ha sottolineato come negli anni gli scambi commerciali siano rimasti limitati a causa dei dazi elevati imposti da Nuova Delhi, che sono tra i più alti al mondo, e delle barriere commerciali particolarmente rigide. Nel contesto di queste tensioni, il presidente statunitense ha minacciato di imporre dazi maggiorati se la situazione non dovesse migliorare.
Trump contro l’India, dazi stravolti: la reazione dell’India e le implicazioni diplomatiche
In risposta alle minacce di Washington, il ministero degli Esteri indiano ha espresso una ferma opposizione, definendo ingiustificato e irragionevole l’intervento degli Stati Uniti ed Unione Europea nei confronti di Nuova Delhi.
Il portavoce Randhir Jaiswal ha sottolineato che, come ogni grande economia, l’India adotterà tutte le misure necessarie per proteggere i propri interessi nazionali e la sicurezza economica. Nonostante le pressioni internazionali, fonti governative indiane hanno fatto sapere che il Paese intende continuare l’acquisto di petrolio russo, a conferma della determinazione di Nuova Delhi a perseguire una propria linea indipendente anche in un contesto di crescenti tensioni commerciali e geopolitiche.