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Italia, tumori in calo: aumenta la mobilità per interventi fuori regione al Sud

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Tumori in Italia: mortalità in calo e sopravvivenza in aumento, ma cresce la mobilità sanitaria. Tutti i dati dal rapporto 'I numeri del cancro in Italia 2025' di Aiom.

In Italia, nonostante un calo complessivo della mortalità per tumori, persistono criticità legate all’accesso alle cure: aumentano infatti gli interventi chirurgici eseguiti fuori regione, soprattutto nel Mezzogiorno, segnalando forti disuguaglianze territoriali nel trattamento oncologico. Ecco tutti i dettagli dal rapporto ‘I numeri del cancro in Italia 2025‘ dell’Associazione di oncologia medica Aiom.

Prevenzione e disuguaglianze: luci e ombre del sistema sanitario

Un elemento positivo riguarda l’aumento dell’adesione agli screening oncologici tra il 2020 e il 2024. La copertura per la mammografia è salita dal 30% al 50%, per il test del sangue occulto nelle feci dal 17% al 33% e per lo screening cervicale dal 23% al 51%, con un recupero particolarmente significativo nel Mezzogiorno. Nonostante questi progressi, persistono criticità legate alle disuguaglianze territoriali: circa il 15% delle pazienti del Sud cambia regione per la chirurgia mammaria, percentuale che raggiunge quasi il 50% in Calabria, evidenziando fragilità strutturali e carenze nella rete di presa in carico.

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci sottolinea che “le disuguaglianze sociali nell’accesso alla diagnosi precoce e la persistenza di comportamenti a rischio rappresentano sfide urgenti“, indicando come strategia prioritaria l’investimento nella prevenzione e negli screening organizzati.

La sfida futura, secondo l’epidemiologo Diego Serraino, è consolidare questi risultati e ridurre le differenze regionali: “nel medio periodo l’incidenza potrebbe stabilizzarsi o addirittura cominciare a diminuire“, aprendo la strada a un Servizio Sanitario Nazionale più equilibrato ed efficiente, capace di garantire a ogni cittadino pari opportunità di diagnosi e cura.

Tumori in calo in Italia ma aumentano gli interventi fuori regione

Dal rapporto ‘I numeri del cancro in Italia 2025‘ dell’Associazione di oncologia medica Aiom emerge che si stimano circa 390.000 nuove diagnosi di tumore, un numero sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, confermando un quadro di stabilità. Tuttavia, i dati sul lungo periodo offrono segnali positivi: negli ultimi dieci anni, i decessi oncologici sono diminuiti del 9%, un calo più marcato rispetto alla media europea, particolarmente evidente nei tumori del polmone (-24%) e del colon-retto (-13%).

Questi miglioramenti si riflettono nella sopravvivenza a cinque anni, che raggiunge l’86% per il tumore della mammella, il 64,2% per il colon-retto e il 15,9% per il polmone, valori superiori a quelli dell’Unione Europea. Come osserva Massimo Di Maio, presidente AIOM, “grazie al progresso terapeutico e al prolungamento del tempo di cura, il carico di lavoro per le strutture sanitarie cresce notevolmente… abbiamo sempre più bisogno di prevenzione, sia per far diminuire il numero di persone che si ammalano sia per fare le diagnosi più precoci, quando la probabilità di guarire è più alta“.

La combinazione di diagnosi tempestive, terapie più efficaci e cronicizzazione dei casi metastatici contribuisce a rendere la malattia più gestibile e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.