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Moscopoli, Conte: "Savoini non ha mai avuto ruoli nel governo"

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Roma, 24 lug. (askanews) - L'attesa informativa al Senato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui presunti fondi russi alla Lega è stata più volte interrotta da schiamazzi in aula. Tensioni dovute all'assenza dei 5 Stelle, i cui banchi sono rimasti vuoti nell'emiciclo di Palazzo Madama. ...

Roma, 24 lug. (askanews) – L’attesa informativa al Senato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui presunti fondi russi alla Lega è stata più volte interrotta da schiamazzi in aula. Tensioni dovute all’assenza dei 5 Stelle, i cui banchi sono rimasti vuoti nell’emiciclo di Palazzo Madama. I senatori pentastellati sono usciti in massa perché – hanno poi precisato in una nota – in aula avrebbero voluto ascoltare Matteo Salvini e non Conte.

Per quanto riguarda la presenza di Gianluca Savoini al Metropol e la sua partecipazione il 4 luglio all’incontro con Putin a Villa Madama a Roma, Conte ha spiegato:

“Sulle basi delle informazioni disponibili alla Presidenza del Cosiglio posso precisare che il signor Gianluca Savoini non riveste e non ha rivestito incarichi formali in qualità di consulente o esperto per componenti di questo governo. Il medesimo risulta tuttavia presente in una missione a Mosca avvenuta il 15 e 16 luglio 2018 al seguito del ministro degli Interni e vice-presidente Salvini”.

“In occasione della visita del presidente Putin in Italia il 4 luglio 2019, il signor Savoini ha partecipato al Forum di dialogo delle società civili tenutosi presso la Farnesina. Come è ormai noto, il signor Savoini è stato invitato anche alla cena offerta dalla presidenza del Consiglio: tutti i partecipanti al suddetto Forum di dialogo delle società civili sono stati invitati a partecipare alla cena. Le verifiche svolte dagli uffici, hanno evidenziato che al Forum svoltosi nel pomeriggio alla Farnesina, il signor Savoini ha partecipato su richiesta del signor Claudio D’Amico, dell’ufficio del vice-presidente Salvini a Palazzo Chigi”.

E se il segretario dem Nicola Zingaretti ha chiesto di tornare al voto, il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, ha annunciato che il partito presenterà una mozione di sfiducia individuale al ministro Salvini per costringerlo a raccontare la sua versione dei fatti. In riferimento alla tenuta del governo, Conte ha aggiunto:

“Allo stato non vi sono elementi tali che possano incrinare la fiducia che nutro in tutti i componenti del governo… Quanto agli indagati è ormai noto che tra essi vi sia il signor Savoini, non essendo stati conferiti a quest’ultimo incarichi ufficiali o rapporti di collaborazione con membri di governo…”, ha aggiunto.