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Prescrizione, Più Europa e Azione attaccano la legge Bonafede

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Roma, 7 gen. (askanews) - Presidio a Piazza Montecitorio contro l'abolizione della prescrizione promosso da Più Europa e Azione. Mentre il vertice di governo sulla Legge Bonafede, che cancella la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, è slittato al 9 gennaio, davanti al Parlamento per sos...

Roma, 7 gen. (askanews) – Presidio a Piazza Montecitorio contro l’abolizione della prescrizione promosso da Più Europa e Azione. Mentre il vertice di governo sulla Legge Bonafede, che cancella la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, è slittato al 9 gennaio, davanti al Parlamento per sostenere la battaglia a tutela dello Stato di diritto sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Calenda (Azione), Emma Bonino, Benedetto della Vedova (segretario di Più Europa) e Stefano Parisi (Energie per l’Italia).

Citando il caso Tortora del 1983, la leader di Più Europa ha denunciato: “Questo vale per tutti i cittadini, se qualcuno incappa nelle maglie dell’ingiustizia italiana, deve averne quasi paura, perché certezza del diritto è quasi del tutto scomparsa”

“Questa è una battaglia fondamentale, anche se non tutti ancora lo capiscono, ma se la lasciamo passare, credo che – come dire – quando si scivola sul primo scalino non si capisce bene dove ci si va a fermare”.

Il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova ha aggiunto: “Prescrizione no, è uno scempio giuridico, ma non basta dirlo, bisogna fermarla in Parlamento, dentro la maggioranza, ci sono le forze che questo scempio possono fermare”.

E se il Movimento 5 stelle difende la legge Bonafede e l’alleato Pd ha presentato un proprio ddl, Italia Viva è pronta a sostenere il ddl di Forza Italia, a prima firma di Enrico Costa contro la riforma della prescrizione. Calenda: “Siamo solo noi qui a difenderlo questo stato di diritto, perché gli altri possono dire la mattina di essere in disaccordo, ma se la mattina continuano ad andare avanti, possiamo dire che sono complici di questa situazione”.

“Questa norma sulla prescrizione spingerà in là tantissimo ogni risarcimento civile che deve avere anche una parte offesa e darà l’alibi per poter continuare questo processo sempre di più, sempre più lungo e più continuerà più risorse saranno spese e gestite male, ma è la gestione che scompare ogni volta in cui si parla di politica”, ha concluso il leader di Azione.